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Capello: “Io ct? Ho già detto di no, in Cina difficoltà di comunicazione. Su scudetto e Champions…”

09.04.2018 | 10:44

Fabio Capello, ormai ex allenatore dello Jiangsu Suning, ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport su Radio Rai trattando diversi argomenti: “Io in Nazionale? Ho già detto di no, ho già fatto le mie esperienze con Inghilterra e Russia. Ho fatto quest’ultima esperienza in Cina, siamo riusciti a salvare una squadra che era in fondo alla classifica e l’ho lasciata in buone condizioni. Ora mi diverto a fare l’opinionista, in questo ruolo si vince sempre. Mancini ct? Noi siamo bravi quando abbiamo giocatori di primo livello. E’ difficile far bene con giocatori mediocri. In questo momento all’Italia mancano leader, giocatori di livello bravi a fare la differenza. Mancini ha girato il mondo e questo lo aiuterà, ma la Nazionale manca di talento. Rinnovamento totale o a passaggi? Il salto dalla A alla Nazionale è grande, servono personalità, qualità e velocità nelle decisioni. Ci sono giocatori bravi in Serie A che quando vestono la maglia azzurra spariscono. Nelle altre nazionali ci sono grandi giocatori ad alti livelli. Per questo io farei esperimenti, proverei altri volti. L’esperienza nel calcio cinese? Molto interessante, un calcio diverso seppur con difficoltà di comunicazione visto che doveva sempre esserci un traduttore. Per questo ho avuto difficoltà nel trasmettere qualcosa di personale. Serie A poco allenante? C’è poca qualità, tutti si impara da quelli più bravi. Se i più bravi non vengono più in Italia, ma vanno solo nelle big straniere vuol dire che il calcio italiano non ha più modelli da cui imparare. Copiare bene è fondamentale. Il calcio italiano? I giocatori devono saper giocare a calcio. Qua a 12 anni si insegna la tattica, in Spagna si lavora solo sulla tecnica. La tattica è facile da correggere, la tecnica no. Juve o Napoli per lo Scudetto? La Juve ha solidità mentale e un allenatore che sa leggere le gare. Il Napoli sta perdendo vivacità. Juve favorita, per me. La Champions? Faccio un esempio: in Italia prendi Higuain o Dybala e parti 1-0. Dall’altra parte prendi Ronaldo o Messi e parti 1-0. Ieri quando è uscito CR7 il Real ha perso in pericolosità contro l’Atletico. Lo stesso vale per Messi: lui inventa gioco, è un pericolo costante. L’attenzione che devi dare a questi due giocatori deve essere sempre alta, per questo dico che la qualità delle squadre europee è più alta. In Champions sarà molto difficile, le spagnole come dicevo partono sempre da 1-0. Quest’anno sono ancor più dominanti. Ronaldo è strepitoso, è diventato un centravanti vero come poteva essere Van Basten. Messi invece inventa il calcio. Le italiane non hanno molte possibilità, secondo me. Zidane? Ha carisma, personalità e credibilità verso i giocatori, a volte prendendo anche decisioni contrarie alla volontà del gruppo”.

Foto: kyivpost