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Branca: “Lucas e Lavezzi questione di attimi”

03.09.2012 | 21:05

Marco Branca si è concesso, dopo quasi un mese di assenza davanti ai microfoni, alle telecamere di SkySport per un’intervista fiume sul mercato dei nerazzurri. Il direttore sportivo ha fatto il punto sul mercato nerazzurro sfiorando tutti i più grandi nomi che hanno movimentato questi due mesi di trattative. “Quest’anno abbiamo fatto un mercato ricco di cambi – ha esordito Branca -, ma molto diverso dal mercato del triplete, perché quest’anno siamo riusciti ad abbassare il nostro monte ingaggi di circa 40 milioni di euro e questa è una cosa che bisogna fare anche se non ci piace. Cassano? Ci sono delle cose nel mercato che funzionano sempre dal punto di vista della tempistica: non si può mai stabilire al 100% quello che sarà il mercato quando inizia il 1° luglio perché le opportunità cambiano per tutti, cambiano giorno dopo giorno e devi essere bravo e capace nel cogliere quegli attimi che poi si possono verificare. Non c’è mai stato nulla per Ranocchia. Non c’è mai stata nessuna volontà da parte nostra di metterlo sul mercato, anzi, collaborando stiamo ri-raggiungendo quello che è il livello di Andrea. Su Lavezzi e Lucas siamo partiti prima degli altri. Parlando di attimi, dico che questi devono incastrarsi necessariamente in certi tempi di mercato. Gli attimi non consentivano in quel momento di prendere delle decisioni senza un certo tipo di copertura economica e li abbiamo lasciati stare, anche perché nessuno in Italia può essere in competizione con certi prezzi che possono essere decisi da quattro o cinque club nel mondo. Per Pereira c’erano tre squadre, due dall’Inghilterra e una dalla Germania, che pagavano praticamente più di noi. Destro e Balotelli? Mario è partito dopo la vittoria del triplete e già li avremmo dovuto iniziare un certo tipo di discorso economico, ma se poi dopo, il mercato ti offre solo quella possibilità di poter monetizzare qualcosa, devi fare sempre dei piccoli sacrifici. La stessa cosa per Destro, che in una situazione di emergenza difensiva, per prendere Andrea Ranocchia, abbiamo dovuto sacrificare. Sono cose molto semplici. Una volta che ho detto che lo scambio Pazzini-Cassano è stata una scelta tecnica da parte dell’Inter e da parte del Milan, credo debba finire lì”.