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Berna e Spina, quando la classe fa rima con personalità

13.03.2019 | 13:30

Una serata indimenticabile per tutta la Juve. E tra le mille tracce offerte dal trionfo sull’Atletico Madrid ce ne sono un paio che meritano un approfondimento. Qui Leonardo Spinazzola, a voi Federico Bernardeschi, il made in Italy più bello e prorompente. Partiamo da Berna: uno spettacolo vero, autentico, sempre dentro la partita, sempre pronto a spaccarla, mai sazio, tra un cambio di passo e una serpentina. La valutazione va ben oltre l’assist del primo gol di Ronaldo e il rigore conquistato, qui stiamo parlando di un’incredibile continuità senza mezza pausa. E sotto questo aspetto non si può ignorare la prestazione di Spinazzola: sembrava fosse reduce da 30 partite di fila sulla corsia mancina della Juve. Invece, aveva appena fatto le prove generali venerdì scorso contro l’Udinese e ha concesso il bis con una sfavillante interpretazione di sacrificio, qualità, continuità. Berna e Spina, quando la classe fa rima con personalità.

Foto: Twitter ufficiale Juventus