Ultimo aggiornamento: giovedi' 25 aprile 2024 21:51

Benitez: “Napoli, bel gioco e mentalità vincente”

17.07.2013 | 12:35

Tempo di allenamenti e parole date in pasto alla stampa. Non si sottrae neanche Rafa Benitez neo allenatore del Napoli che inizia, parlando del proprio metodo di allenamento: “L’ottanta per cento del lavoro si fa palla al piede, il venti senza. E’ questa la mia idea, l’ho portata qui e i giocatori sono contenti. Se possono correre meno e avere sempre il pallone tra i piedi sono felicissimi. Peraltro, così si fa un lavoro tecnico e anche atletico. Ci si stanca pensando di non stancarsi. Napoli come il Barcellona? Deve cambiare passo e mentalità. Se vogliamo andare avanti e ambire a grandi successi internazionali, bisogna imparare questo calcio. Il Napoli ha fatto benissimo nelle ultime stagioni, l’anno scorso è arrivato secondo. A questo punto però bisogna fare qualcosa di diverso, cambiare mentalità e competere con i grandi club d’Europa. Io e il mio staff abbiamo lavorato in tre Paesi, sappiamo cosa fare e pensiamo di poter portare il nostro contributo a Napoli. E’ sempre difficile fare una cosa diversa, ma la società può permetterselo e la mia volontà è quella di portare il calcio che abbiamo sempre fatto anche qui. Posso aiutare e anche imparare, sono sicuro che ci toglieremo grandi soddisfazioni”

Un pensiero sui nuovi giocatori e sul mercato: Cerchiamo qualità ma anche esperienza. In Champions League puoi fare la differenza se hai calciatori forti tecnicamente, con una visuale di calcio internazionale. Giocatori con esperienza. Si arriva ai massimi livelli con una rosa ampia e forte. Non possono giocare sempre tredici, quattordici giocatori. Il turn over è possibile se hai qualità, è necessario quando ci sono tre competizioni da affrontare. E tutte da onorare. Il mio segreto? Il dialogo, senza urlare”

Un considerazione doverosa su CavaniCosa gli avevo detto? Non tantissime cose, lui è un professionista giustamente ambizioso. Quando gli ho parlato non aveva ancora la squadra pronta a pagare la sua clausola, ma ebbi la sensazione che se fosse arrivata sarebbe andato via”

In ultimo un paragone tra questo Napoli e il suo Liverpool: “Hanno molto in comune, la gente è simile. Vivono la passione calcistica con grande trasporto. Un rapporto intenso, viscerale. E’ stato questo anche uno dei motivi che mi ha spinto a venire a Napoli. Sono da tanti anni nel calcio per sapere che si vince alla fine. Dobbiamo essere tranquilli e lavorare con fiducia. Capisco le emozioni forti, la mia responsabilità sarà quella di trasmettere tranquillità”

Gli viene chiesto se Hamsik possa agire come Gerrard: “Sono giocatori diversi. In Marek ho visto tanta voglia di crescere, sono sicuro che arriverà a grandi livelli”

Una domanda sulle origini spagnole della città: Le avverto ogni volta che parlo con Insigne o anche Pecchia. Siamo spagnoli tutti, parliamo la stessa lingua”