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BARAK, UN PIENO DI CLASSE E POTENZA PER JURIC

03.11.2020 | 11:49

Antonin Barak nasce a Pribram, Repubblica Ceca, il 3 dicembre del 1994, è cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, esordendo in prima squadra a 18 anni contro lo Slovan Liberec.
Dopo un breve trascorso in prestito al Graffin Vlasim avviene il passaggio allo Slavia Praga, con cui ha vinto il campionato nella sua seconda stagione, prima di diventare un calciatore della nostra Serie A pochi mesi dopo, grazie all’Udinese, che ha puntato su di lui nel febbraio del 2017.
A 22 anni il debutto in nazionale ceca con tre gol nelle prime tre partite disputate, diventandone presto un titolare importante e segnando reti decisive in incontri di qualificazione ai Mondiali, Barak ha fatto parte anche delle rappresentative Under 19 e Under 21.
Breve la parentesi a Lecce con annessa retrocessione, il ritorno a Udine ed un nuovo prestito, all’Hellas Verona, con il quale ha segnato i suoi primi gol ieri sera nella splendida doppietta al Benevento.
“Sono un tifoso dell’Arsenal e mi piaceva molto Henry, oggi ammiro Iniesta, ha un tocco di palla fantastico.
La mia esperienza in Serie A? Accetto di giocare ovunque. Posso giocare nel ruolo di un dieci, ma in realtà sono un otto. Voglio rendermi utile alla squadra.”
Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport ai tempi dei suoi primi passi a Udine.
A Lecce si è distinto per la sua partecipazione attiva alla fase offensiva, spesso si abbassava verso il play per aiutare lo sviluppo della manovra, all’interno della stessa azione era capace di farsi trovare in zona di rifinitura e nei pressi dell’area avversaria per cercare la finalizzazione.
Forse oggi il trequartista ceco ha trovato il sistema ideale per esplodere con Juric, i due gol di ieri sono due gemme, nel primo ha sfruttato l’assist al bacio di Zaccagni con un tocco dolcissimo ad infilare il portiere del Benevento Montipò, mentre nella rete del 2-1 con un esterno sinistro nell’angolino ha annullato definitivamente le speranze dei sanniti di portare a casa un risultato positivo.
A ottobre ha avuto il Covid-19, fortunatamente da asintomatico, ed ora il mancino di Pribram sembra essersi ripreso in fretta il suo ruolo importante nel Verona, e chissà, portarlo in Europa. Sognare non costa nulla.

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Foto: Twitter ufficiale Hellas Verona