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B-landia: Andrea Rispoli, il cuore di Palermo

19.12.2017 | 15:05

Negli ultimi anni la piazza di Palermo ne ha viste di tutti i colori, collezionando delusioni di ogni tipo, tra retrocessioni, lunghissima serie di esoneri e una situazione societaria ancora ben lontana dalla tanto agognata svolta. L’organico rosanero è spesso e volentieri diventato sinonimo di un porto di mare, con gente in entrata e in uscita, esattamente il contrario rispetto ad un credibile progetto tecnico e una programmazione meritevole di essere considerata tale.

In un scenario caratterizzato da un frequente caos dentro e fuori dal campo sono stati ben pochi i punti fermi ai quali potersi aggrappare nei momenti di difficoltà, davvero rari i punti di riferimento sui quali far affidamento per compagni di squadra, guida tecnica di turno e tifoseria. Tra loro impossibile non citare Andrea Rispoli, il simbolo di quello spirito battagliero, deciso a non mollare un centimetro contro qualunque avversario, in qualsiasi situazione interna ed esterna che ha attanagliato l’ambiente.

Sia nella massima serie che nel torneo cadetto l’ex terzino della Sampdoria ha fornito un’invidiabile continuità di rendimento, sgroppando su e giù un numero infinito di volte lungo la propria fascia di competenza. Esperienza, duttilità tattica, mille polmoni, attaccamento ad ogni maglia indossata, massima professionalità, lucidità non da poco al momento del traversone dal fondo nonostante i numerosi km percorsi.

Andrea Rispoli può inoltre vantare un’altra qualità sempre più difficile da riscontrare tra gli esterni bassi: il feeling con il goal. In diverse occasioni i rosanero hanno potuto sbloccare gare complicate, oppure riaprire sfide virtualmente già chiuse grazie ai suoi inserimenti senza palla, alle conclusioni da fuori, alla capacità di incidere in occasione dei calci piazzati. Il goal decisivo contro la Ternana porta la sua firma, consentendo ai siciliani di non fallire l’appuntamento con l’intera posta in palio in una sfida in discesa, ma a rischio intoppi se non si riesce a concretizzare quanto creato.

Già nella scorsa stagione il classe ’88 si era contraddistinto tra le pochissime note positive nella pessima stagione rosanero, realizzando peraltro ben sei goal, il record personale di marcature. In estate non erano mancate le richieste da club della massima serie, il Palermo ha tenuto duro, il diretto interessato non ha fatto alcuna polemica, non mettendo mai in discussione il piacere nel contribuire al tentativo di risalita della piazza palermitana verso il massimo palcoscenico. Le sirene di mercato sono adesso soltanto un lontano ricordo, contano esclusivamente il campo e l’obiettivo promozione.

Il cammino sotto la gestione Tedino è stato finora contraddistinto da pochissimi passi falsi e il fatto di avere a disposizione elementi così duttili e sempre pronti a mettere il bene del collettivo davanti alle esigenze individuali costituisce un’autentica fortuna, un lusso per pochi intimi nel calcio moderno. L’intera piazza palermitana si tenga stretto un calciatore e un uomo come Andrea Rispoli, guida dentro e fuori dal campo per l’intero spogliatoio, una bussola, un elemento carismatico, un leader, un combattente, quel tipo di professionista che qualsiasi allenatore spingerebbe alla clonazione trattandosi di esempi più unici che rari.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net