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Ancelotti scelta perfetta, ma senza farne un parafulmine

16.11.2017 | 00:10

Tre Champions League (record assoluto, unitamente a Bob Paisley), Tre Supercoppe Uefa, due Mondiali per club, uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Premier League, una Community Shield, una Coppa d’Inghilterra, una Ligue 1, una Coppa del Re, una Bundesliga e due Supercoppe di Germania. Basta il palmarès per qualificare Carlo Ancelotti allenatore, uno che non ha certo bisogno di presentazioni e che aveva vinto tutto anche da calciatore.

Milan, Chelsea, Psg, Real Madrid e Bayern Monaco: nelle prestigiose piazze che lo hanno visto insegnare calcio, Carlo ha fatto incetta di trofei, riuscendo a vincere nelle cinque principali realtà europee. Imperatore del Vecchio Continente. Al momento, esauritasi anzitempo l’esperienza con i bavaresi, il caso vuole che sia libero da impegni. Da tempo è stato individuato quale profilo ideale per il ruolo di commissario tecnico. Se ne parlava anche prima della cocente esclusione dal Mondiale, a maggior ragione adesso il suo nome è all’ordine del giorno. Gradito a tutti, a partire dal non dimissionario Tavecchio, che di fatto ha scaricato su Ventura l’intera responsabilità del flop. Ancelotti scelta perfetta, zero dubbi. Per identikit, contingenze e qualità fuori dal comune, il plurititolato 58enne allenatore di Reggiolo ha tutto per essere l’uomo giusto al posto giusto, sia pur in un momento di oggettiva difficoltà tecnica del nostro movimento. Carletto però, se accetterà l’incarico, dovrà pretendere di non essere utilizzato come una sorta di parafulmine da Tavecchio, che per rimanere in sella si sta giocando la carta del ct dal nome altisonante, esattamente come aveva fatto al suo insediamento portando Antonio Conte con il contributo dello sponsor. Ancelotti dovrebbe chiedere e ottenere garanzie, affinché possa essere la punta di diamante di un rinnovamento vero, profondo, totale del calcio italiano. Perché è ciò che la storia richiede in questo preciso momento storico.

 

Foto: Twitter Ancelotti