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Ancelotti: “La differenza fra calcio tedesco e italiano? Qui stadi sempre pieni. Maldini e Totti…”

12.09.2016 | 10:20

Carlo Ancelotti, tecnico del Bayern Monaco, ha parlato ai microfoni di Radio anch’io lo Sport: “Il Bayern è una bella società, con un’ottima organizzazione, guidata da ex giocatori. Il fatto che ci sia ad esempio Rummenigge come presidente è un vantaggio. È un club che potremmo definire a conduzione familiare, le persone che lavorano qui sono le stesse da tanto tempo. Un po’ come quello che si respirava al Milan. La differenza col calcio italiano? Qua hanno delle grandi strutture, gli stadi sono sempre pieni, in ogni partita. Le differenze sono queste piuttosto che quelle da un punto di vista tecnico. L’ambiente è fantastico, l’anno scorso la media generale era di 42mila spettatori e il Borussia Dortmund ha fatto sempre oltre 80mila. Se in finale di Champions preferisco Juve o Real? Arrivare alla finale già sarebbe un sogno, ma è anche il sogno di tante altre squadre europee. Sento di avere una squadra forte e competitiva, ma la Champions si deciderà a marzo. La Superlega di cui Rummenigge è uno dei principali estimatori? Francamente non ne sento parlare in società. Tra l’altro questo avverrebbe solo tramite un distacco dall’Uefa e credo che nessuno in questo momento voglia fare questo passo. Tutti adesso sono felici di far parte di questa Champions League. Il calcio tedesco? Di tecnicamente innovativo non c’è nulla. E’ molto fisico, i ritmi sono alti ma non vedo grandi differenze dagli altri campionati. Il calcio si è globalizzato. Renato Sanches? E’ un ottimo giocatore, moderno, dinamico. Farà bene, e qui non c’è la pressione che un giovane può trovare in altri ambienti come ad esempio al Real Madrid. Totti e Maldini? La cosa importante è che la decisione sul futuro deve arrivare solo e soltanto da Totti. Ha voglia, sta bene, sarà lui a decidere quando smettere. Sono belle scene per il calcio quando ci sono giocatori di questo livello che mostrano l’attaccamento alla maglia, come Maldini. Ieri non mi ha sorpreso Spalletti quando ha detto che Totti si sta allenando meglio che da giovane. Questi giocatori sono talmente intelligenti che si allenano in maniera adeguata conoscendo alla perfezione il proprio fisico. Non puoi giocare a 40 anni se non sei serio”.

Foto: Bayern Twitter