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Agnelli: “Cristiano Ronaldo un supereroe. Squadre b? Spero si muovano anche le altre”

12.10.2018 | 16:21

Agnelli

A margine del ‘Festival dello Sport’ di Trento, Andrea Agnelli ha avuto mo,do di parlare di argomenti molto interessanti. A partire dall’acquisto di Cristiano Ronaldo, che è un fattore importante in campo e non solo: “Le strade commerciali e sportive si sono incrociate. Abbiamo acquisito un valore aggiunto, nell’attenzione ai dettagli e alla concentrazione. Inoltre Cristiano rappresenta un supereroe: i bambini di tutto il mondo ci seguono di più. Diversi accordi commerciali possono permettere anche alla Lega di A di vendere il proprio prodotto dove prima non si riusciva. La Juventus, detto questo, non è solo Cristiano. La situazione economico-amministrativa del club va valutato dal 2010 in poi e non solo a partire dall’arrivo di CR7 in bianconero. Giovani in prima squadra? C’è differenza tra giovanili e agonismo vero. In Italia si presta un numero i giovani quattro volte superiore all’Inghilterra. Ho parlato con Gravina, il quale mi dice che la percezione della Juventus U23 in Serie C è ottima. Così possiamo portare giovani più preparati alla nostra Nazionale. Speriamo che l’anno prossimo si muovano anche le altre squadre di A. Occhio anche al calcio femminile: dovrebbe passare subito al professionismo. Il programma di Gravina dovrà dare armonia e riconoscere i ruoli. La Serie A non si discute, traina il sistema. Bene poi il movimento dilettantistico: sia foriero di nuove idee per il calcio italiano“.

Sul VAR: “Si gioca in un modo solo: se in autostrada so già della presenza di tanti autovelox, il mio comportamento alla guida sarà condizionato. Anche qui serve allineare le regole tra i Paesi europei. Certo è che indietro non si torna. L’IFAB a un certo punto però dovrà prendere una decisione“. L’importanza del calcio nelle dinamiche dell’Europa: “Dal primo luglio 2024 potremo poi scrivere una pagina pulita. L’Europa è al centro degli interessi quando si parla di calcio, anche se la passione coinvoge il mondo intero. Quando avremo armonizzato i calendari internazionali, sarà possibile prendere in considerazione Paesi al momento ai margini del football europeo. Ripeto però che al momento non c’è ancora nulla di definito. Consapevoli che si può creare qualcosa di realmente entusiasmante. Occhio a discriminare i grandi brand come l’Ajax, la Stella Rossa e il Benfica solo perché vivono un mercato piccolo“.

 

Foto: Sito Ufficiale Juventus