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DALL’ARGENTINA A NANTES CON IL GOL NEL DNA: SALA, UN RAPACE D’AREA PER RANIERI

12.02.2018 | 10:50

In Ligue 1 c’è una squadra rivelazione, il Nantes di Claudio Ranieri, che insegue un sogno chiamato Europa. Sogno che diviene sempre più realizzabile, di domenica in domenica, grazie ai risultati ottenuti sul campo e in particolar modo ai centri di Emiliano Sala. Il centravanti finora ha gonfiato la rete per ben 12 volte in 24 partite giocate, ieri è arrivata anche una doppietta che, però, non è bastata per compiere il colpaccio contro il Lille: 2-2 il risultato finale. Ad ogni modo Sala si è dimostrato nuovamente un rapace d’area e un attaccante che possiede il gol nel DNA. Durante la sua carriera ha sempre timbrato il tabellino, ma mai con una simile regolarità. La mano di Ranieri probabilmente avrà fatto non poco la differenza. Sala nasce il 31 ottobre del 1990 a Cululu las Colonias, in Argentina, da una famiglia di chiare origini italiane. Già ai tempi dell’infanzia si innamora del Futbol e, come tutti i ragazzini, inizia a inseguire un pallone per le strade del proprio Barrio. Nel 2010, però, viene notato da alcuni osservatori del Bordeaux che, dopo alcune attente valutazioni, decidono di procedere con il tesseramento. Per Sala si spalancano le porte del calcio europeo, quello tanto seguito e sognato sin da ragazzino. La punta dalle lunghe leve viene subito inserita all’interno del settore giovanile e, appunto, grazie ai suoi centimetri si mette in evidenza sotto il profilo realizzativo. Il gioco aereo, ovviamente, è il suo forte e i difensori avversari faticano a contrastarlo ogniqualvolta che arriva un traversone al centro dell’area. A sorprendere, inoltre, è la sua straordinaria forza fisica (1,87 cm per 75 kg) che gli consente di proteggere la sfera, far salire la squadra e giocare spesso spalle alla porta.

La sua crescita nel vivaio dei girondini è esponenziale, è in quegli anni che Sala plasma il suo talento apprendendo i ritmi del calcio moderno. Nella sua prima stagione, con la formazione B, sigla 11 centri personali in 30 apparizioni, un bottino niente male che spinge il Bordeaux a cederlo in prestito durante l’annata successiva. L’obiettivo è svezzarlo e farlo maturare ulteriormente, così viene mandato in prestito all’Union Sportive Orléans dove gioca con continuità mettendo a segno 19 marcature personali in 37 gare disputate. L’anno dopo saluta ancora a titolo temporaneo e firma con il Chamois Niort, compagine militante in Ligue 2, qui la storia si ripete e Sala si conferma un vero bomber ponendo la propria firma 18 volte. A quel punto il Bordeaux, numeri alla mano, opta per la riconferma e per la promozione in prima squadra. Sala cerca in tutti i modi di ritagliarsi lo spazio a disposizione, in settimana lavora sodo e sgomita per poter scalare le gerarchie. Purtroppo questo non basta, lo score è di appena un sigillo in 11 gettoni e durante il mercato invernale del 2015 l’argentino decide di trasferirsi in prestito al Caen con cui gioca e segna 5 reti fino al termine della regular season. L’anno dopo, una volta rientrato alla base, Sala decide di accettare l’allettante offerta del Nantes. Nella Loira Sala trova, finalmente, la sua dimensione e riesce ad esprimersi al meglio fornendo prestazioni di livello e facendo il suo mestiere: gol. In questa stagione, infine, sotto la guida di un mentore come Claudio Ranieri sta avvenendo la sua definitiva esplosione: 12 marcature personali in 24 incontri. Una media gol invidiabile che lancia l’ambizioso Nantes, attualmente quinto in classifica a quota 38 punti, verso l’Europa League. Nei pensieri di Sala, inoltre, c’è anche un altro sogno: poter partecipare al prossimo Mondiale in programma in Russia, traguardo comunque difficile da raggiungere vista l’ardua concorrenza in quel reparto. Ma Sala, convocabile anche in Nazionale azzurra, non intende fermarsi e continuerà a fare ciò che ha sempre fatto: gonfiare la rete.

Foto: ouestfrance