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GRINTA, FORZA FISICA E VIZIO DEL GOL: FERNANDO, IL “TODOCAMPISTA” DELLO SPARTAK

27.09.2017 | 10:43

Nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, nel Gruppo E, lo Spartak Mosca imbriglia il Liverpool e Massimo Carrera può sorridere. Il tecnico italiano, in realtà, per alcuni minuti sfiora anche l’idea di ottenere il bottino pieno grazie alla rete siglata dal brasiliano Fernando, ma subito dopo Philippe Coutinho rovina la festa. Il risultato finale è di 1-1, la formazione allenata da Jurgen Klopp, tuttavia, non passa e torna a casa soltanto con un pareggio. I tifosi russi, pertanto, saranno grati e non poco con Fernando, abile a battere Loris Karius al minuto 23. Il centrocampista ex Sampdoria si regala una notte indimenticabile ponendo la propria firma nella massima competizione internazionale per club. Una soddisfazione incommensurabile e un segnale forte che attesta la sua totale crescita sotto tutti i punti di vista. Fernando, dopo aver sgomitato negli anni precedenti, d’ora in poi intende imprimere il proprio nome in maniera indelebile. Il suo percorso parte da molto lontano, esattamente da Erechim, città nella quale nasce il 3 marzo del 1992. Il suo amore per il calcio, da buon bimbo carioca, è scontato e cresce anno dopo anno per strada. Nel 2001 viene osservato e in seguito tesserato dal Gremio che lo inserisce all’interno del proprio settore giovanile, in otto anni compie l’intera trafila per poi affacciarsi in prima squadra. Il debutto avviene il 28 giugno 2009 in occasione della sfida di Brasileirão con lo Sport Recife, la sua prima partita da titolare, invece, arriva il 21 giugno 2010 nella gara pareggiata per 1-1 contro il Vasco da Gama. Nello stesso anno conquista la vittoria del Campionato Gaúcho e si laurea Campione del Mondo Under 20 con la propria Nazionale. Le sue qualità iniziano ad intravedersi. Il nome di Fernando viene appuntato sui taccuini di numerosi direttori sportivi e il richiamo dell’Europa diventa forte. Puntualmente, nell’estate del 2013, lo Shakhtar Donetsk si fa avanti, sbaraglia la concorrenza e si aggiudica il duttile mediano dando seguito alla propria prolifica tradizione che vede i talenti carioca come principali protagonisti.

Il club ucraino non è nuovo a questo tipo di operazioni, i suoi osservatori sono di casa in Brasile e la dirigenza sborsa, senza pensarci due volte, circa 11 milioni di euro. Il 14 luglio esordisce in Prem’er-Liha, massimo campionato ucraino, subentrando al 69′ a Facundo Ferreyra durante la gara vinta per 2-0 contro l’Hoverla Uzhhorod. Dopodiché arriva anche il debutto in Champions League, il 17 settembre, nella vittoriosa sfida contro la Real Sociedad. La sua prima rete con la nuova maglia giunge il 21 settembre, all’80’ dell’incontro terminato per 3-0 contro il Vorskla Poltava. L’impatto con il calcio europeo, dunque, è ottimo e il suo rendimento conferma i buoni propositi. Il 6 luglio del 2015, tra le tante squadre interessante, è la Sampdoria a muoversi con maggiore convinzione riuscendo a strappare il classe 1992 allo Shakhtar dietro corrispettivo di 8 milioni di euro. Per Lucas Martins Fernando (il suo nome completo, ndr), che lascia l’Ucraina dopo aver vinto un campionato e una Supercoppa di Lega, si spalancano le porte della Serie A, torneo che gli consente sin da subito di plasmare le proprie capacità e di crescere in particolar modo sotto il profilo tattico. Fernando ci mette veramente poco a stupire grazie alla sua forza fisica che, abbinata all’inesauribile grinta, gli permette di conquistare immediatamente il cuore dei tifosi blucerchiati. Il 30 luglio esordisce giocando dal primo minuto nel terzo turno preliminare di Europa League contro il Vojvodina. Il 23 agosto debutta in campionato realizzando anche un gol nel successo per 5-2 sul Carpi. La stagione del brasiliano si conclude con 38 presenze e 4 marcature personali, a quel punto lo Spartak Mosca manifesta il proprio interesse e la Samp decide di privarsi del centrocampista. Il club russo sborsa 12,5 milioni di euro più bonus, per Fernando inizia una nuova avventura alla corte del tecnico italiano Massimo Carrera. La sua prima annata in Russia è da incorniciare: vittoria del campionato e successo in Supercoppa, è questo il bottino conseguito con il sodalizio moscovita. Tutto ciò porta alla partecipazione in Champions, fino alla gara di ieri sera contro il Liverpool: Fernando, autentico “todocampista”, va in gol e regala alla sua squadra l’idea di poter compiere l’impresa, ma Coutinho rovina tutto. Fernando, però, ha il vizio del gol nel DNA e sarà pronto a ripetersi, magari proprio ad Anfield Road nella sfida di ritorno contro i Reds.

Foto: zimbio