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ESPERIENZA E FAME DI SUCCESSO : DIRK KUYT, L’INTRAMONTABILE

15.05.2017 | 10:35

Il Feyenoord è campione d’Olanda dopo ben 18 lunghi anni. Il club di Rotterdam, nell’ultima giornata di Eredivisie, era condannato a vincere per conquistare il titolo. A regalare l’immensa gioia è l’intramontabile Dirk Kuyt che, con una straordinaria tripletta, firma il successo contro l’Heracles. Kuyt spegnerà le 37 candeline il prossimo 22 luglio, ma da quanto visto in campo non ha alcuna voglia di appendere le scarpe al chiodo. Per il classe 1980, tornato in patria nel 2015 di proposito per aiutare la squadra del cuore a ritrovare i successi di un tempo, si tratta soltanto dell’ennesimo trofeo da esporre in bacheca. Kuyt nasce a Katwijk, inizia a giocare già all’età di 5 anni nella locale squadra amatoriale dei Quick Boys. Nel marzo del 1998 entra in prima squadra giocando le ultime sei gare della stagione e attirando l’attenzione dell’Utrecht che lo preleva nell’estate successiva. Appena 18enne, nella stagione 2000-2001, si mette subito in evidenza segnando 10 reti in campionato. Nel 2002-2003, con l’arrivo del nuovo allenatore Foeke Booy, il giovane olandese trova maggiore spazio come prima punta e mette a segno 20 centri personali. L’Utrecht disputa anche la finale di Coppa d’Olanda contro il Feyenoord vincendo per 4-1. Kuyt partecipa alla festa segnando un gol. A quel punto, ormai maturo dal punto di vista caratteriale, passa proprio al Feyenoord per circa 1 milione di euro.

A Rotterdam Kuyt diventa immediatamente un simbolo per tutti i tifosi, la sua vena realizzativa non fa altro che far aumentare la stima dei sostenitori olandesi. Nella sua prima annata con il Feyenoord pone la propria firma 20 volte in Eredivisie. Numeri che attestarono la sua esponenziale crescita e che inevitabilmente attirarono le attenzioni di numerosi top club europei. Nel 2005, però, resta a Rotterdam e indossa la fascia di capitano. L’esito finale è ancora sorprendente: al termine della stagione il bottino personale è di 25 reti fra campionato e coppe. Ormai Kuyt è pronto per il grande calcio, l’Olanda gli sta stretta e il 18 agosto 2006 il duttile attaccante accetta la chiamata del Liverpool che lo acquista sborsando circa 10 milioni di sterline. Appena giunto in Inghilterra, viene relegato spesso in panchina. Ma Kuyt ha sempre saputo pazientare e sfruttare al meglio le proprie occasioni: il suo debutto avviene contro il West Ham, la prima gara da titolare contro il PSV Eindhoven in Champions League. Nella terza gara da titolare, il 20 settembre, Kuyt segna il suo primo gol con la maglia dei Reds nella sfida interna contro il Newcastle. Nel 2007 si rivela un elemento chiave contribuendo alla vittoria ottenuta ai rigori in semifinale di Champions contro il Chelsea. Kuyt troverà ancora la via della rete nella finale disputata ad Atene contro il Milan, ma ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie furono i rossoneri di Carlo Ancelotti.
Nel frattempo Kuyt diviene un’autentico elemento intoccabile per la Nazionale olandese che in quegli anni si rende protagonista nelle varie competizioni internazionali ottenendo poi un secondo e un terzo posto nei Mondiali disputati in Sudafrica nel 2010 e in Brasile nel 2014. Nell’ultima annata con il Liverpool, invece, nel febbraio del 2012 segna una rete nella finale di League Cup, vinta ai rigori contro il Cardiff. Terminata la stagione, Kuyt decide di cambiare aria accentando la chiamata del Fenerbahçe. In Turchia si rende subito protagonista grazie alla sua fame di successo insaziabile. L’1 agosto 2012 fa il suo debutto con la nuova maglia nei preliminari di Champions League nel pareggio interno contro il Vaslui. Il 7 ottobre successivo, in occasione della sfida vinta per 3-0 contro il Beşiktaş, tocca quota 600 presenze con i club professionistici. Con i Canarini Gialli, nel primo anno, conquista la Coppa di Turchia ed il secondo posto in Süper Lig. Nella seconda stagione ottiene la vittoria del campionato 2013-2014, firmando 10 reti in 32 apparizioni. Ma dopo un lungo percorso all’estero, Kuyt ritiene opportuno rientrare a casa e mantenere la parola data un paio di anni prima: “Un giorno tornerò a vestire la maglia del Feyenoord per alzare un trofeo”. Detto, fatto e nel 2015 ecco il ritorno nel club olandese con il quale firma un contratto annuale. Il suo ottimo rendimento porta al successo in Coppa d’Olanda e al meritato rinnovo per un’altra stagione. La favola, dunque, si conclude nel migliore dei modi con Kuyt che, ancora nelle vesti di vero trascinatore, firma una tripletta e regala, dopo 18 anni, il titolo di Eredivisie al suo Feyenoord.

Foto: Feyenoord Twitter