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Zeman:”Persi troppi punti, ma sono contento dei ragazzi”

21.12.2012 | 14:02

Prima della sosta, allo stadio Olimpico di Roma andrà in scena il big match, tra la squadra del tecnico boemo, Zeman e il Milan di Allegri. La Roma, dopo la beffa di Verona, vorrà riprendere la scia positiva che la stava contraddistinguendo prima del gol vittoria di Pellissier, il Milan, lontana la crisi di inizio stagione, sembra aver trovato il suo assetto, soprattutto sembra aver trovato il suo faraone e un risultato a Roma darebbe forza per la seconda parte della stagione. Ecco le parole dell’allenatore della Roma, Zdenek Zeman nella conferenza stampa della vigilia, riportate sul sito ufficiale della società: “Siamo contenti che la proprietà sia venuta a Roma per seguirci durante tutti gli allenamenti della settimana. La loro presenza ci ha dato sensazioni positive. Se condividiamo l’obiettivo della Champions annunciato da Pallotta? È dalla prima giornata che considero la Roma una grande società con obiettivi importanti da raggiungere. Il Milan è sempre il Milan e sono anni e anni che lotta per il vertice. La scorsa stagione ha perso il campionato alle ultime partite. È un gruppo forte, anche se sono andati via tre giocatori importanti: si sono ritrovati il capocannoniere del campionato (El Shaarawy, ndr, ) che ha sostituito Ibrahimovic sul piano dei gol. Penso che Roma-Milan è una partita storicamente importante per il calcio italiano: è sentita dalla società e dal pubblico, questa sfida ci ha spesso regalato belle partite. Anche in quella di domani spero ci sia da divertirsi. L’attaccante rossonero ha fatto grandi passi avanti rispetto all’anno scorso: ha grandi doti. Ora gioca in funzione dei gol e ci sta riuscendo. È un ragazzo di vent’anni e ha delle prospettive di crescita interessanti. Se la squalifica di Osvaldo in Coppa Italia può incidere sulle mie scelte? No, ha sbagliato: può succedere. Nel campionato è a disposizione e non ci saranno problemi. Non credo che la partita di domani rappresenti il nostro ultimo treno per restare agganciati alla vetta. Ogni partita che viene è fondamentale, come dico sempre. Nella classifica attuale ci sono sette squadre che sono leggermente avvantaggiate rispetto alle altre e quindi credo che da ora in poi tra queste ci si cercherà superare a vicenda. Noi, al momento, siamo in coda a questo gruppo: si dice che spesso è un vantaggio partire da dietro, anche se purtroppo questo non è ciclismo ma il calcio. Noi ce la giocheremo con tutte. Un bilancio dei primi mesi in giallorosso? E normale che sarei più contento se non avessimo buttato via quei 10 punti che abbiamo lasciato per strada in questi mesi. Ma sono comunque contento della rosa, della partecipazione dei ragazzi e del gioco. Certo, è anche normale che poi ora mi aspetto una crescita da parte di tutti perché non basta quanto fatto finora. Si lavorerà quindi per migliorare. Non voglio parlare delle decisioni dubbie dei direttori di gara. Dopo la partita si può sempre osservare meglio la situazione ed è chiaro che a Verona la squadra poteva avere qualcosa in più, ma anche noi abbiamo commesso qualche errore. Anche i responsabili arbitrali vedono le partite e forse si adegueranno in base a quanto accaduto. Se il Milan cambierà sistema di gioco? Secondo me no, hanno trovato un modo di stare in campo più adatto a loro e non mi aspetto stravolgimenti domani contro di noi. Se ci adatteremo noi? È difficile, ma dipende sempre dalle situazioni: se l’avversario ci metterà in difficoltà prenderemo le contromisure necessarie. Le differenze tra Bradley e Florenzi nel ruolo di interno? Le differenze ci sono nella capacità di svolgere le due fasi: Florenzi fa meglio quella offensiva, Bradley quella difensiva. De Rossi? Come ho sempre detto, per me lui può giocare alla destra o alla sinistra del centrocampo oppure come mediano centrale, anche se in quest’ultimo ruolo, rispetto a Tachtsidis, con altri compiti, più difensivi. Di mercato non ne ho ancora parlato con la società e quindi non vi so dire nulla in merito. Certo, tutte le cose i possono migliorare, ma io, ripeto, non ho al momento richieste specifiche da fare. Se la squadra è poco matura visto che non vince tante gare di fila? Io credo che poche squadre hanno vinto sempre, prima o poi tutte cadono. Non volendo commentare la partita contro il Chievo, dove secondo me non c’è stata caduta, credo che non è mancata la maturità, ma la continuità di gioco: in diverse gare del passato abbiamo infatti giocato il nostro calcio solo per una parte dei 90 minuti”.