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Verso Napoli-Juve: monte ingaggi e fatturati a confronto

30.03.2017 | 23:45

La settimana sta procedendo spedita: ci si avvicina sempre più alle 20.45 di domenica sera, quando allo San Paolo verrà battuto il calcio d’inizio del primo Napoli-Juve. Già, perché tre giorni dopo la partitissima della 30ª giornata di Serie A, le due squadre torneranno ad affrontarsi – sempre a Fuorigrotta – nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, con i bianconeri forti del 3-1 maturato all’andata allo Stadium sia pur tra mille polemiche.

Se pensi a Napoli-Juventus, non può che venirti in mente la fatidica parolina: fatturato. Quest’anno, alle falde del Vesuvio, in proporzione se ne è parlato di meno rispetto alle stagioni precedenti quando i vari Mazzarri e Benitez fungevano da costante eco al presidente De Laurentiis, emulati parzialmente la scorsa annata da Sarri. I numeri, però, restano e attestano una superiorità schiacciante del club bianconero. Al 30 giugno del 2016 la Juventus, che in Italia guida per distacco la speciale classifica, ha totalizzato ricavi per 387,9 milioni (record assoluto della società), a fronte dei 155,3 iscritti a bilancio dal sodalizio partenopeo. Rispetto al 2011, quando partì il ciclo vincente di Madama e le due contendenti erano vicinissime nei conti, come vedrete dallo specchietto sottostante, la forbice si è progressivamente ampliata, con la sola eccezione del bilancio chiuso al 30 giugno del 2014, quando il Napoli “usufruì” della mega plusvalenza generata dalla cessione di Cavani al Psg. E un’impennata in casa azzurra si registrerà anche il 30 giugno prossimo, quando verrà contabilizzata la prima tranche del munifico – ma calcisticamente sanguinoso – trasferimento di Higuain proprio alla Juventus. Ad ogni modo, i motivi di tali differenze sono facilmente individuabili: continuità in Champions (con relativi proventi), diritti tv più remunerativi, introiti derivanti dallo stadio di proprietà e sviluppo commerciale del brand in crescita, questi gli ingredienti del successo bianconero. Fermo restando che gli standard delle corazzate europee sono ancora lontani, parecchio lontani.

NAPOLI

30 giugno 2016 – fatturato 155,3 milioni

30 giugno 2015 – fatturato 143,3 milioni

30 giugno 2014 – fatturato 237,4 milioni

30 giugno 2013 – fatturato 151,9  milioni

30 giugno 2012 – fatturato 148,8 milioni

30 giugno 2011 – fatturato 115,4  milioni

 

JUVENTUS

30 giugno 2016 – fatturato 387,9 milioni

30 giugno 2015 – fatturato 323,9 milioni

30 giugno 2014 – fatturato 279,4 milioni

30 giugno 2013 – fatturato 272,4  milioni

30 giugno 2012 – fatturato 195,4  milioni

30 giugno 2011 – fatturato 153,9  milioni

 

Venendo adesso all’aspetto monte ingaggi, ricordiamo che per quanto riguarda le società il totale è al lordo, considerando quindi oneri fiscali e contributi, mentre gli stipendi dei giocatori sono indicati al netto, bonus esclusi. Sommando i singoli ingaggi, pertanto, si otterrà quindi una cifra vicina alla metà dell’ammontare complessivo a carico dei club, fermo restando che  – dal riepilogo di cui in calce – sono esclusi gli ingaggi percepiti da elementi molto giovani o attualmente in presto.

Diciamo subito che la Juventus ha il più alto monte ingaggi del campionato: lo scorso settembre l’annuale report de La Gazzetta dello Sport parlava di 145 milioni lordi, ma in questi mesi vi sono state delle novità: l’avvicendamento in mediana tra Hernanes e Rincon e, soprattutto, i rinnovi di Bonucci, Rugani, Sturaro e Lichtsteiner (tutti indicati con apposito asterisco* nello specchietto sottostante). Il Napoli con i suoi 75 milioni si attesta al 5° posto (a Inter, Roma e Milan il parco giocatori costa di più), a gennaio ha salutato Gabbiadini per accogliere Pavoletti, e, in tema rinnovi, ha adeguato i contratti di Koulibaly, Albiol e Hysaj.

Facendo i conti in tasca alla società piemontese, il tetto è ovviamente rappresentato dai 7,5 milioni di Gonzalo Higuain, il più pagato della rosa (ma presto dovrebbe essere raggiunto da Dybala) davanti a Pjanic, Buffon e Khedira. In realtà dietro il Pipita adesso c’è Leonardo Bonucci, dopo il prolungamento da circa 5 milioni più bonus sottoscritto lo scorso dicembre. Spicca in negativo la cifra abnorme (1,7 milioni di euro) percepita dal desaparecido De Ceglie, ormai in scadenza di contratto. Per ciò che concerne il Napoli, comanda il capitano Marek Hamsik con i suoi 3,5 milioni, seguito a ruota da Callejon, mentre Koulibaly dopo il rinnovo di settembre va collocato al fianco di Pavoletti, a quota 2 milioni.

Prima di fornirvi il quadro dettagliato, va rimarcato per completezza come ambedue le contendenti quest’anno abbiano visto innalzarsi il monte ingaggi rispetto alla scorsa stagione (nel 2015-16: Juventus 124 milioni; Napoli 74 milioni).

JUVENTUS 

Higuain 7,5 milioni; Pjanic 4,5;  Buffon 4;  Khedira 4; Chiellini 3,5; Bonucci* 3,5; Mandzukic 3,5; Marchisio 3,5; Dani Alves 3,5; Cuadrado 3; Dybala 3; Alex Sandro 2,8; Benatia 2,8; Lichtsteiner* 2,8; Barzagli 2,5; Rincon 2; Neto 2; Pjaca 1,8; De Ceglie 1,7; Asamoah 1,6; Sturaro* 1,5; Lemina 1,2; Rugani* 1; Mattiello 0,4; Audero 0,25; Mandragora 0,2.

NAPOLI 

Hamsik 3,5 milioni; Callejon 3; Reina 2,5; Milik 2,5; Albiol* 2,1; Pavoletti 2; Insigne 1,8; Chiriches 1,7; Jorginho 1,6; Zielinski 1,5; Strinic 1,5; Giaccherini 1,5; Allan 1,4; Rog 1,3; Diawara 1,2; Rafael 1,2; Maksimovic 1,2; Mertens 1,2; Maggio 1,1; Tonelli 0,9; Ghoulam 0,8; Koulibaly 0,8*;  Hysaj 0,6*; Sepe 0,6.

*cifre precedenti ai rinnovi