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Tottenham e Shakhtar: ecco le avversarie di Juve e Roma ai raggi X

11.12.2017 | 13:05

Sorridono a metà le italiane dopo il sorteggio per gli ottavi di finale di Champions League: la Juventus ha pescato il Tottenham, mentre la Roma se la vedrà con lo Shakhtar Donetsk. Questo l’esito dell’urna di Nyon, sicuramente benevolo per i giallorossi di Eusebio Di Francesco, più complicato – almeno sulla carta – per i bianconeri di Massimiliano Allegri. Ma analizziamo nel dettaglio le avversarie delle compagini nostrane.

TOTTENHAM

Reduci da un ottimo secondo posto nell’ultima edizione della Premier League davanti ad avversarie più blasonate come City, United e Arsenal, gli Spurs di Mauricio Pochettino rappresentano una sfidante ambiziosa in campo europeo. Per la Vecchia Signora un sorteggio tutto sommato discreto, viste le insidie che presentava l’urna di Nyon, ma sicuramente gli Spurs non sono una squadra da sottovalutare. La squadra di Pochettino, infatti, è quella che ha conquistato più punti nella fase a gironi in un gruppo non certo facile con Real Madrid, Borussia Dortmund e Apoel. In Premier invece le cose non sono andate bene nell’ultimo periodo con la caduta in casa del Leicester e i pareggi con Watford e West Brom. Ma tra due mesi la situazione potrebbe essere completamente diversa. Massima attenzione ovviamente al bomber Harry Kane, il pericolo numero uno per la squadra di Allegri: l’inglese è diventato una delle stelle mondiali nel corso dell’ultimo biennio, grazie anche alle qualità di Eriksen e Alli, altri giocatori temibili in fase offensiva. La poca esperienza in Champions è uno dei difetti del Tottenham, che solo nell’ultima decade si sono affacciati alla manifestazione con risultati mai di rilievo. Un altro punto debole è senza dubbio la linea mediana, nella quale manca quella qualità necessaria per ambire a un traguardo importante in chiave europea. La formazione tipo schierata da Pochettino è un 4-2-3-1 (con la possibilità della variante 3-4-2-1), caratterizzato da una difesa molto fisica e un reparto avanzato molto tecnico, con l’estro e la fantasia dei vari Alli, Son e Eriksen a supporto dell’unica punta Kane. Sono questi, come già detto, i giocatori da tenere maggiormente d’occhio in vista della doppia sfida di fine febbraio e inizio marzo. L’attaccante inglese, considerato tra i migliori interpreti nel suo ruolo e capace di realizzare ben 18 reti nelle 20 presenze stagionali, rappresenta la grande minaccia avversaria. La Juventus ritroverà anche l’ex Llorente, che ha già affrontato e battuto la Vecchia Signora con la maglia del Siviglia. Come da prassi, saranno i bianconeri ad ospitare la prima sfida, essendo arrivati al secondo posto nel girone di Champions. La trasferta, e gara decisiva, sarà dunque giocata nello storico impianto di Wembley, che ospita gli Spurs dopo la chiusura di White Hart Lane.

Formazione tipo (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Alderweireld, Vertonghen, Davies; Dier, Dembele; Eriksen, Alli, Son; Kane. All. Pochettino

SHAKHTAR DONETSK

Sulla carta, gli ucraini sono un avversario più che abbordabile per la Roma. Attualmente primi in campionato, con tre lunghezze di vantaggio dai rivali della Dinamo Kiev, lo Shakhtar può contare su un attacco temibilissimo, vero punto di forza della squadra di Paulo Fonseca, capace di segnare ben 38 reti nelle 19 partite di Prem’er Liha disputate finora, mentre nelle 6 gare del girone di Champions, hanno realizzato 9 gol, subendone altrettanti in un girone particolarmente complicato con Manchester City, Napoli e Feyenoord. I numerosi gol incassati sono sintomo di una difesa non certamente brillante e senza nomi di spicco, fatta eccezione per capitan Srna, fermo però ai box in seguito allo scandalo doping che lo ha coinvolto in prima persona. L’abitudine a giocare la fase finale del torneo europeo è sicuramente uno dei punti di forza dello Shakhtar. Senza contare la qualità di alcuni suoi giocatori, soprattutto le frecce brasiliane come Marlos, Fred, Bernard e Taison, costanti minacce per le retroguardie avversarie. Attenzione anche al calore dello stadio di Kharkiv, che sta ospitando le gare interne dello Shakhtar stante l’indisponibilità della Donbas Arena. La Roma, quantomeno sulla carta, parte favorita. E potrà contare soprattutto su un centrocampo nettamente più fisico di quello degli ucraini, troppo esili in mezzo e difensivamente non imperforabili. Modulo base dello Shakhtar è il 4-2-3-1 collaudato ed efficace. Fonseca si affida alla fantasia dei brasiliani Marlos e Bernard, con bomber Ferreyra pronto a capitalizzare le occasioni in avanti. Occhio anche alla stellina Kovalenko, trequartista classe ’96.

Formazione tipo (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitsky, Ismaily; Stepanenko, Fred; Marlos, Bernard, Taison; Ferreyra. All. Paulo Fonseca