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TONI SUNJIC, UN ARMADIO BOSNIACO PER IL PALERMO

19.01.2017 | 09:30

Dopo Stefan Silva, in casa Palermo si registra il secondo rinforzo di questo calciomercato invernale. Si tratta di Toni Sunjic, difensore centrale proveniente dallo Stoccarda. “Aggiusteremo la difesa per dare all’intera squadra più solidità”. Questo dichiarava il presidente Maurizio Zamparini qualche tempo fa. Detto, fatto e un nuovo centrale si tinge di rosanero. Sunjic nasce a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, il 15 dicembre del 1988. Calcisticamente cresce nello Zrinjski Mostar, club con cui colleziona 62 presenze e 2 reti dal 2007 al 2012. La su crescita è sotto gli occhi di tutti e non passa inosservata. Con i biancorossi conquista anche un titolo laureandosi, nella stagione 2008-2009, campione nella Premijer Liga Bosne i Hercegovine. Successivamente, l’allora 22enne, decide di tentare un’esperienza all’estero e di confrontarsi con un torneo differente accettando la chiamata del Kortrijk. La squadra belga lo preleva a titolo temporaneo sborsando la cifra di 50 mila euro. Dopo una sola annata, però, nella quale non riesce ad imporsi del tutto scendendo in campo soltanto 13 volte, torna momentaneamente in patria. Lo Zrinjski Mostar, a quel punto, preferisce cedere il promettente baluardo difensivo allo Zorja Luhans’k. Sunjic vola nel campionato ucraino a titolo definitivo dietro corrispettivo di 90 mila euro.
 
Con i bianconeri inizia ad emergere e, soltanto in parte, a dimostrare il proprio potenziale. Rendimento degno di nota che comporta la prima convocazione in Nazionale bosniaca nel match perso per 2-0 contro il Galles. Sunjic sviluppa senso della posizione, prontezza nella lettura dell’azione e migliora sotto l’aspetto della marcatura. Con lo Zorja Luhans’k l’avventura dura soltanto un biennio nel quale lo statuario stopper totalizza 63 gettoni senza mai trovare, però, la via della rete. Nel suo futuro c’è la Russia e un’esperienza ancor più stimolante con il Kuban. Il sodalizio gialloverde lo acquista nell’estate del 2014, quando ormai il ragazzo è al pieno della maturità, sborsando una cifra vicina a 1 milione di euro. Per lui contratto triennale, dettaglio non di poco conto che attesta le grandi attese e le speranze riposte nel difensore nativo di Mostar. Non a caso, proprio in Russia, il classe 1988 sembra esplodere definitivamente e con una stagione disputata ad alti livelli, sempre nelle vesti di assoluto protagonista e di vero leader difensivo, attira su di sé, finalmente, le attenzioni di numerosi club europei di caratura e fascino superiore. Infatti, dopo aver giocato 22 gare e siglato una rete, le offerte per lui non mancano. Alla fine a spuntarla è lo Stoccarda e per il bosniaco di passaporto croato si spalancano le porte della Bundesliga.
 
I tedeschi per accaparrarselo compiono uno sforzo economico importante, nelle casse del Kuban finiscono circa 3 milioni di euro. In questi quasi due anni trascorsi in Germania, tuttavia, a parte un breve periodo in cui firma anche il suo primo e finora unico sigillo con la maglia dei Die Roten, non riesce ad imporsi e a confermare il precedente rendimento. Ora è giunto il momento di rifare le valigie e di raggiungere l’Italia. Ad attenderlo c’è il Palermo, i rosanero ricercano e necessitano di solidità ed equilibrio. Sunjic ha tutte le carte in regola e le dovute componenti per garantire ciò e per poter contribuire all’insperato raggiungimento della salvezza: “Sono contento di questa opportunità – ha dichiarato una volta atterrato in Sicilia – il campionato italiano è molto importante ed è sempre stato un sogno per me poter giocare in A. È molto importante avere compagni di squadra che provengono dai Balcani come me”. Le su caratteristiche? È il classico difensore centrale, forte fisicamente e dotato di una struttura imponente (1,93 per 80 kg). Si fa rispettare sui palloni alti e generalmente si esprime al meglio ricoprendo il ruolo di centrale nel pacchetto difensivo a quattro. Alla corte di Eugenio Corini, l’armadio Sunjic, potrebbe trovare l’armonia giusta utile per la sua definitiva e tanto attesa consacrazione. Almeno questo è l’auspicio dell’intero popolo palermitano…
 
Foto: Stoccarda Twitter