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Togni, sulle ali del centrocampo

23.12.2012 | 15:51

Ci sono storie che trasmettono emozioni dopo pagine e pagine di racconto e storie che lo fanno alla prima. Romulo Eugenio Togni ha scritto la sua. Nato in Brasile il 09 settembre 1982 cresce professionalmente nel Gremio nel ruolo di centrocampista. Nel 2002 arriva in Italia nelle file del Belluno in serie D dove rimane sino al 2003 collezionando ventidue presenze, senza nessuna rete.L’anno successivo passa di categoria al Manfredonia, dalla D alla C1, dove resterà fino al 2007, smarcando novantasei presenze e sei gol. Poi l’Arezzo e il Sorrento, riuscendo sempre a conquistare un posto nelle prime file:tre stagioni nella prima, una nella seconda. Anni altalenanti, l’etichetta di buon giocatore ma adatto ai campionati minori. La sua umiltà l’ha spinto ad andare avanti, lavorare sodo ogni giorno,professionalmente, non ascoltando le opinioni che venivano dall’esterno.Sfiora la promozione con il Sorrento, alla soglia dei trent’anni il Pescara di Zeman lo nota e nel 2011 passa così al club abruzzese dove, unitamente a Verratti, Immobile e Insigne vince il campionato di serie B con successiva promozione in A. Trent’anni e non sentirli, trent’anni e fare l’esordio in serie A:avviene alla 14a giornata, contro la Roma del suo ex tecnico Zdenek Zeman, anche se il Pescara viene sconfitto di misura dalla Roma. Poi il giorno della memoria, quello cruciale, quello che racconterà ai suoi figli, perchè essere il match winner dell’incontro, segnando a tempo quasi scaduto il gol vittoria su punizione contro il Catania è un finale a lieto fine, degno dei più classici per eccellenza. Lo racconta lui stesso, riferendo di essere stato ad un passo dall’abbandonare la “partita” perchè oramai si sentiva “vecchio” per ambire alla massima serie. Suo padre gli ha dato la forza, il lavoro umile e una vita difficile per ricordargli che tutto è possibile:ora una seconda vita, ora una fiducia riconquistata sulle ali del centrocampo.