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Stramaccioni:”Consolidare il secondo posto”

21.12.2012 | 13:13

Da poco terminata la conferenza stampa di Andrea Stramaccioni che prima della sfida contro il Genoa, ultima prima della sosta, parla della condizione attuale, del rammarico per il risultato contro la Lazio e delle prospettive future n campionato. Ecco le sue parole:

Che partita sarà quella contro il Genoa?

Per noi ha una valenza fondamentale e vale per qualsiasi squadra hai davanti. Nelle partite singole può mettere in difficoltà chiunque. Anche contro il Napoli ha fatto benissimo. Noi dobbiamo fare bene assolutamente e al giro di boa essere secondi in classifica.

Avresti firmato per essere a questo punto?

Farei questo commento dopo la partita domani, dobbiamo restare secondi e per essere così soddisfatto vogliamo fare i tre punti.

Ti preoccupa l’emergenza interna?

Arriviamo a questa partita con tanti infortuni, ma abbiamo una rosa costruita per sopperire a tutte le evenienze. Vogliamo vincere e non mi interessa parlare degli assenti.

Le critiche che ti danno fastidio?

In ogni critica c’è sempre un fondo di verità. Io sono giovane e ho tanto da imparare e cerco di trasmettere alla mia squadra sempre cose migliori. Chi segue l’Inter sempre, chi ci vive ogni giorno, quelli sono i commenti che mi interessano, meno chi scrive di Inter ogni quattro mesi.

Cambiasso?

Ieri si è allenato con la squadra, oggi ha fatto la rifinitura, mi riserverò la scelta se schierarlo o meno tra i titolari perché non sta benissimo.

Il Genoa a cosa ti fa pensare?

Quella prima partita fu per me un’emozione indescrivibile, bei ricordi. Ma ci serve la giusta fame per vincere e per pianificare il 2013 con l’atteggiamento giusto.

La sconfitta con la Lazio?

Questa volta fra risultato e prestazione c’è stato un abisso. Per me era importante dire ai miei che avevano fatto un grande secondo tempo, non meritavamo di perdere e i miei calciatori devono esserne consapevoli. Abbiamo commesso una grave ingenuità che ci è costata la partita, ma serve equilibrio nell’analisi. E ho avuto la sensazione di mettere in difficoltà una squadra che in casa ha costruito il terzo posto.

La Juventus che ha già vinto il campionato?

Parlo per noi, i paragoni con loro li evito perché in questo momento noi siamo alla ricerca del risultato. L’anno scorso la Juve ha fatto tanti pareggi, noi stiamo cercando di trovare continuità di risultato. Siamo ancora secondi, battiamo il Genoa e presentiamoci all’inizio del girone di ritorno in questo modo.

Come si diventa più forte degli episodi?

Sicuramente in uno scontro diretto, al vertice della classifica, quando per poco gli episodi ci hanno sfavorito, sicuramente l’Inter non è stata così più forte per vincere la partita. Dall’Olimpico dovevamo andare almeno via con un punto. Gli insegnamenti che traggo? Ne prendo tanti partita dopo partita, non mi sento un fenomeno, cerco di migliorare.

Perché è importante arrivare secondi e non terzi?

Solo perché siamo davanti. Il concetto è che devi vincere la partita. Che sarà banale, ma servono rabbia e motivazioni sul campo, va fatto risultato domani. Giocheremo in emergenza, ma conta solo il risultato. Vogliamo i tre punti, poi stacchiamo la spina e comincia la seconda parte della stagione. Domani conta solo il risultato.

Guarin?

Innegabile che siamo in attesa del ricorso. Al momento è il più in forma dell’Inter e lo dice il campo. Nelle ultime due partite è stato il migliore, in un reparto in cui ci mancano sei giocatori, fate voi se ci serve. Se lui è squalificato ci saranno motivi, ma mi spiace perché non ha detto niente di irriguardoso e non ha manco raggiunto l’assistente, è stata punita la potenzialità, una squalifica pesante, però è importante capire il metro dell’arbitro. C’è grande rammarico.

L’Inter è come te l’aspettavi a livello politico?

Che ti devo rispondere. Potrei rispondere che non so darti una risposta. Spero non ci siano differenze!

Se fosse finito il mondo, il tuo rammarico quale era?

No, ma dai (gesto scaramantico.ndr). Il rammarico è la sconfitta di Parma. E’ l’unica tappa del campionato in cui abbiamo fatto male e quella sera ho fatto autocritica, nelle altre sconfitte abbiamo lottato fino in fondo.

Regali sotto l’albero?

Per me vincere domani è importantissimo per tanti motivi, anche psicologici. La vittoria di domani permetterebbe all’Inter di chiudere la partita nel migliore dei modi. Abbiamo fatto bene finora perché l’obiettivo dichiarato per la prima stagione è tornare in Champions, non giochiamo mai per perdere. Sotto l’albero per me forse vorrei un pizzico di fortuna in più negli infortuni. Tutti infortuni sul campo e quelli sono più rari e noi siamo stati sfortunati, due o tre situazioni. Quindi sotto l’albero per me la salute dei miei calciatori. Il calcio italiano? Penso che sia sempre affascinante, anche con qualche soldo in meno, ma è un momento in particolare per l’economia del Paese, quindi è solo tutto proporzionato. Gli auguro un Buon Natale e un buon 2013, più a noi che agli altri!

Contro la Lazio tu hai fatto prevalere il positivo, ma ci sono dei dati allarmanti…

A caldo io ho detto che infatti il primo tempo non era andato benissimo. Non ho mai negato che abbiamo fatto un brutto primo tempo, ma per aver fatto noi un primo tempo allarmante come dite e non abbiamo preso gol questo è un dato positivo. Brutto primo tempo, il secondo tempo non è diventato drammatico nonostante il primo tempo allarmante. Sono d’accordo sul brutto primo tempo, la Lazio non ha concretizzato, nel secondo tempo ci siamo riorganizzati, abbiamo avuto quattro occasioni da gol, da Roma noi dobbiamo tornare con la consapevolezza di aver girato la partita e che gli stessi giocatori che avevano fatto male prima, hanno fatto bene dopo. E voi se facevamo gol parlavate di fenomeni perché avevamo girato la partita. La mia Inter ha dato un segnale: ho fatto i complimenti alla Lazio, il loro secondo tempo è figlio del primo tempo dei biancocelesti che hanno speso molto. La stessa fascia che ci aveva messo in difficoltà nel primo tempo è stata quella su cui abbiamo costruito il secondo.

Perché hai deciso di riprendere il 2 gennaio?

Ho deciso io d’accordo con un programma specifico che i miei seguiranno in vacanza. Ho preferito posticipare di un giorno e mezzo, ma poi fare ritiro e fare tre doppie sedute prima della trasferta di Udine. Abbiamo tanti sudamericani, calcolando voli e stress ho preferito così. Poi andremo in ritiro tre giorni.

Il Cluj?

Abbiamo evitato le più competitive nell’urna, ma è un abbinamento medio-buono, cambia onestamente poco. E’ una squadra che viene dalla Champions, ci attende una gara difficile e la trasferta non mi entusiasma troppo.

Dove andrò in vacanza?

Tornerò a Roma, a casa che non torno da tanto.

Dopo che l’Inter ha battuto la Juve, troppe occasioni perse e la squadra bianconera ne è uscita rafforzata…

Sono contento di aver espresso giudizio sulla loro continuità prima della gara con la Lazio, hanno dimostrato una continuità che li pone meritatamente primi in classifica. Il nostro rammarico sono i persi punti di troppo e con squadre meno messe bene in classifica. Siamo nel bel mezzo dello sviluppo di un progetto. Sono contento del nostro lavoro, siamo contenti, gireremo la boa da secondi e questa sarebbe un’ottima base. Anche psicologica. Sono meritatamente davanti e nessuno può dire il contrario: loro sono stati più continui. Penso anche sia una cosa pacifica.

I pericoli del Genoa?

Davanti ha le caratteristiche per mettere in difficoltà chiunque per l’attacco e gli inserimenti dei centrocampisti come Bertolacci e Kucka che conosciamo benissimo così come Vargas che può sempre arrivare al gol. Con il Torino hanno dimostrato segni di ripresa. Credo che con il mercato tornerà ad essere competitiva. E’ alto il coefficiente di difficoltà perché anche loro vogliono i punti.

Il 2 gennaio tornerà Sneijder?

Si, al netto del mercato. Assolutamente si!

Se si gioca il 6 o il 5?

Non sappiamo ancora nulla sugli anticipi, ma alcuni giocatori avranno dei preparatori con loro. E’ tutto studiato, è una mia scelta, me ne assumo la responsabilità. E’ una cosa personale, gestisco i giocatori e non vi dico con chi vanno e dove vanno i preparatori. E’ una cosa nostra, ci rivediamo il due. Ma dobbiamo vincere domani.

 

Fonte Fcinternews1908.it