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SASA LUKIC, ASSIST AL BACIO AL SERVIZIO DI MIHAJLOVIC

30.07.2016 | 11:10

Mancano 32 giorni alla fine del mercato estivo. Non sappiamo chi di voi farà l’asta del fantacalcio dopo il 31 agosto o prima dell’inizio del campionato. Ma vogliamo sbilanciarci, specie in caso di seconda opzione che prevede un elevatissimo effetto sorpresa: Sasa Lukic è da prendere a occhi chiusi. E non inganni l’età (20 anni da compiere tra due settimane esatte). In attesa del ritorno della nostra rubrica Fanta(sti)calcio, è lui a occupare un posto di rilievo tra le possibili rivelazioni del prossimo campionato. Per farla breve, il Torino ha messo a segno un autentico colpaccio. Se di prospettiva o dall’impatto immediato, sarà il campo a dirlo. Ad ogni modo, quanto dimostrato di recente dal diretto interessato con la maglia del Partizan Belgrado fa pensare che non dovremo attendere molto perché si confermi nel Belpaese. Può bastare un semplice dato: nell’ultimo campionato serbo, chiuso al secondo posto alle spalle della Stella Rossa, Lukic ha messo a referto 25 presenze e 2 gol. Non solo: ha dimostrato di essere entrato in uno stadio superiore di maturazione calcistica, quella adatta al tanto agognato upgrade verso lidi ben più prestigiosi. Come la serie A, appunto. Un nostro pupillo? Sì, potete anche chiamarlo così. In un contesto in cui basta pensare all’esplosivo tridente Ljajic-Belotti-Iago Falque, ipotizzare di ricoprire un ruolo di primo piano alle loro spalle può rivelarsi tutt’altro che un azzardo. Con Mihajlovic, suo connazionale, che saprà svelargli tutti i segreti del caso.

 

Cresciuto a Sabac, città della Serbia centrale dove è nato anche Nemanja Matic, la carriera di Lukic, carta d’identità alla mano, si è inevitabilmente articolata con un solo leitmotiv di fondo, quello bianconero di Belgrado. E con il Partizan ha conquistato due anni fa lo scudetto, oltre alla Coppa nazionale al termine dell’ultima stagione. E’ per forza di cose nel giro dell’Under 21, ma il balzo tra i “grandi” è ormai dietro l’angolo. Logica conseguenza di caratteristiche che hanno stregato Cairo e Petrachi in primis. Stiamo parlando del classico regista davanti alla difesa, che detta i tempi della squadra e che fa della lucidità e della velocità di pensiero le sue armi più raffinate. Ma guai a pensare che sia finita qui: con i piedi che si ritrova può essere tranquillamente schierato come interno di centrocampo per sfruttare i suoi assist al bacio. Il passo felpato ma rapido nello stretto e le movenze ricordano molto l’ultimo Kovacic dell’Inter, quando il suo raggio d’azione fu spostato sensibilmente in avanti proprio per essere messo in condizione di incidere maggiormente in zona gol. E’ proprio qui che ci ricolleghiamo al discorso fantacalcistico. Un piccolo suggerimento: in base all’avversario, Mihajlovic potrebbe cambiare muta a partita in corso e affidarsi al 4-3-1-2. E indovinate chi posizionare sulla trequarti? Già, proprio Sasa. L’ultimo di un’innumerevole batteria di talenti che il calcio serbo sta regalando alle platee di tutto il mondo.

 

Foto: Torino Twitter