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SARABIA: CLASSE, VELOCITÀ E ORA ANCHE I GOL. IL SIVIGLIA HA TROVATO UNA NUOVA STELLA

23.02.2017 | 09:42

Pablo Sarabia fa parte di quella generazione spagnola di fenomeni nata all’inizio degli anni ’90, quella dei vari Morata, Isco, Thiago Alcantara, Muniain, Carvajal, De Gea, gente che oramai ha abbandonato l’insidioso limbo calcistico delle promesse ed è protagonista di questo sport ai livelli più alti. Questa generazione di campioni – che segue quella che ha vinto tutto dei vari Xavi, Iniesta, Pujol, Casillas, Fernado Torres, David Silva – ha iniziato a stupire molto presto, vincendo già a livello di nazionale giovanile un Campionato Europeo Under 21: di quella squadra di giovani talenti, la maggior parte ha mantenuto promesse e aspettative e fra questi vi è anche il centrocampista del Siviglia Pablo Sarabia. Nasce a Madrid l’11 maggio del 1992 e inizia a giocare a calcio prestissimo nella Escuela de Fútbol Madrid Oeste de Boadilla del Monte. Un talento precoce quello di Sarabia: infatti all’età di 12 anni il Real Madrid decide che è già arrivato il momento di fargli indossare la mitica camiseta blanca. Entra quindi a far parte del settore giovanile delle Merengues con cui fa tutta la trafila per poi esordire con il Real Madrid Castilla in Segunda Division il 3 Gennaio 2010 contro l’Alcorcon. Due settimane dopo arriva anche la prima rete nella vittoria per 5-2 contro il Racing Santander B. Il talento del giovane Sarabia non passa inosservato, e le sue ottime prestazioni convincono il tecnico della prima squadra, Manuel Pellegrini che è già arrivato il momento di fargli respirare l’aria del grande calcio. Inizia quindi ad allenarsi con i Galacticos e già a dicembre del 2010 arriva l’esordio con la prima squadra: Pellegrini gli regala i primi minuti con la leggendaria maglia delle Merengues nella competizione più prestigiosa, la Champions League, facendolo subentrare ad un certo Cristiano Ronaldo in una sfida fra il Real e l’Auxerre, vinta 4-0 dagli spagnoli. Nel frattempo diventa titolare nel Castilla, con cui conclude la stagione 2010/2011 con 12 gol, dietro a Joselu e Morata. A questo punto la dirigenza madrilena decide che il ragazzo ha bisogno di fare esperienza: Sarabia viene ceduto a titolo definitivo nel giugno del 2011 per 3 milioni di euro al Getafe, ma il Real Madrid mantiene il controllo del suo cartellino attraverso la famosa clausola di riacquisto (quella che ha permesso ai Blancos di riappropriarsi anche di Morata) da esercitare entro il 2013. La prima stagione nel piccolo club di Madrid è di rodaggio: chiuso da Pedro Leon, alla fine dell’anno riesce comunque a collezionare 20 presenze. Anche la seconda stagione con il piccolo club di Madrid non è esaltante: solo 16 le presenze in totale. Ma le soddisfazioni più grandi arrivano con la Nazionale: a giugno del 2013 Sanabria e compagni, guidati dal tecnico Julen Lopetegui (attuale ct della Roja), vincono il Campionato Europeo Under 21 battendo in finale l’Italia per 4-2. La stagione successiva con la maglia del Getafe è la prima vissuta da protagonista: il giovane centrocampista diventa un pedina fondamentale dello scacchiere disegnato dal tecnico Luis García Plaza. A fine anno le presenze saranno 36, impreziosite da due reti e molti assist per i compagni. Altre due stagioni al Getafe vissute da protagonista, anche se con l’esperienza non indimenticabile della retrocessione in Segunda Division della scorsa stagione. Tuttavia Sarabia si distingue come uno dei più positivi di una stagione sfortunata, realizzando 7 rete e 6 assist vincenti che non servono però ad evitare la retrocessione del club madrileno. E’ lo scorso giugno e per il 24enne Sarabia è tempo di cambiare aria, di misurarsi con un palcoscenico più prestigioso e stimolante: arriva la chiamata del Siviglia fresco campione dell’Europa League e il ragazzo di Madrid ci mette pochissimo a dire sì e a trasferirsi nella calda Andalusia, firmando un contratto quadriennale. Con Jorge Sampaoli è subito amore: sono già 31 le presenze stagionali con la maglia del Siviglia, con prestazioni sempre in crescendo a cui vanno aggiunti 11 assist per i compagni e 8 reti, l’ultima arrivata ieri sera nell’andata degli ottavi di Champions contro il Leicester di Ranieri.
Dal punto di vista tattico Sarabia possiede una straordinaria duttilità: può essere schierato in quasi tutti i ruoli di centrocampo o come esterno offensivo. Dotato di un’ottima visione di gioco ogni tanto è stato utilizzato anche davanti alla difesa nel ruolo del play-maker. Quando gioca esterno riesce a sfruttare altre sue qualità: corsa e controllo di palla. Molto bravo quando si tratta di dribblare, Sarabia è dotato di un buon sinistro che nelle ultime due stagioni sta sfruttando con maggior efficacia soprattutto in zona gol. Quelli che erano i suoi difetti principali, la scarsa fisicità nei contrasti la poca cattiveria in fase realizzativa, nel tempo si stanno limando e il risultato è che sta diventando un calciatore sempre più importante. Uno dei suoi massimi estimatori, già dai tempi del Real Madrid è un certo Pep Guardiola, che in passato aveva anche cercato di strapparlo ai rivali. Chissà che l’esplosione oramai definitiva del 24enne Sarabia non riporti il buon Pep a ripensare a lui per il centrocampo del Manchester City.

Foto: Twitter Sarabia