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RADJA AL TOP: COME LUI POCHI IN EUROPA

27.02.2017 | 10:00

Nella notte di San Siro la Roma vola e piega l’Inter per 3-1, trascinata dalla stella di Radja Nainggolan. Un calciatore ormai completo, sempre al top della forma e che quest’anno sta sfoderando tutto il proprio potenziale. In realtà non si tratta più di una sorpresa, Luciano Spalletti può contare su un vero e proprio top player: due sassate da fuori area, il mix perfetto di potenza e precisione, e Handanovic può soltanto raccogliere la sfera dal sacco. La crescita di Nainggolan è stata graduale, ma negli ultimi mesi i numeri parlano chiaro: 9 gol in Serie A in questa stagione (5 nelle ultime 4 gare), 12 in totale se consideriamo i 3 sigilli messi a segno tra Coppa Italia ed Europa League. La posizione che occupa attualmente in campo, ovviamente, ha inciso e non poco. In questo modo ha più possibilità di attaccare la porta, di inserirsi senza palla e di seguire l’azione dei compagni per poi colpire anche da lontano. Le sue capacità tecniche fanno il resto. Quando esplode il suo destro, per i portieri avversari c’è realmente poco da fare. Il suo percorso inizia da molto lontano, il Ninja nasce ad Anversa il 4 maggio del 1988, da madre belga e da padre di origine indonesiana. La sua prima squadra è il Tubantia Borgerhout, che lo tessera all’età di 6 anni. Nel 2000 passa al Beerschot e dopo cinque anni il Piacenza, dopo averlo seguito a lungo e con grande interessa, decide di portarlo in Italia. Debutta in Serie B precisamente il 28 maggio del 2006 in Piacenza-Arezzo. Rimane nelle giovanili della squadra emiliana anche nell’anno successivo, registrando una sola presenza nella stagione 2006-2007 prima di essere inserito stabilmente in prima squadra nel campionato seguente.

Nainggolan cresce e matura sotto tutti i punti di vista fino a diventare titolare giocando 38 gare su 42 e siglando tre reti che contribuiscono alla salvezza degli emiliani in cadetteria. È una pedina imprescindibile anche nella stagione seguente, ma a quel punto il Cagliari lo acquista in prestito con diritto di riscatto. Dopo cinque anni, totalizzando 71 presenze e 4 reti, è tempo di salutare Piacenza. In Sardegna esordisce in Serie A, proprio a San Siro, il 7 febbraio 2010 in Inter-Cagliari 3-0. Il 21 giugno 2010 il Cagliari annuncia di avere riscattato l’intero cartellino. Nella prima parte della stagione 2010-2011 gioca sotto la guida del tecnico Pierpaolo Bisoli disputando ottime prestazioni contro Palermo e Roma. Bisoli viene esonerato, al suo posto subentra Roberto Donadoni, ma il belga è ugualmente in campo. Il 31 ottobre 2010, nella nona giornata di campionato, sigla il suo primo gol in Serie A contro il Bologna con un destro al volo (sarà il primo di una lunga serie). La Roma inizia a notare le sue gesta, si muove con discrezione e nella sessione di mercato invernale del 2014 sbaraglia la concorrenza e si aggiudica il jolly di centrocampo: prestito oneroso (3 milioni) con diritto di riscatto fissato a 6. Il 9 gennaio debutta con la maglia giallorossa giocando titolare nella partita di Coppa Italia contro la Sampdoria, gara terminata 1-0 per i capitolini. L’esordio in campionato avviene il 12 gennaio all’Olimpico nel 4-0 contro il Genoa. Il 22 febbraio 2014 nella trasferta a Bologna realizza la sua prima rete. Il 19 aprile segna un gol pesante contro la Fiorentina che permette ai suoi di accedere in Champions League. A fine stagione la Roma è più che convinta ed esercita il diritto di riscatto sulla metà del cartellino.

La sua tenacia, il suo coraggio e il suo carisma, in poco tempo, fanno innamorare l’intero popolo giallorosso. Nainggolan è ormai uno dei calciatori più amati della Maggica. Con i tifosi giallorossi si è creato un rapporto diretto, sincero. Le sue brillanti prestazioni, soprattutto nei derby contro la Lazio, non fanno altro che aumentare l’amore nei suoi confronti. Oggi il 28enne non solo è una colonna portante della Roma di Spalletti, ma è certamente uno dei migliori centrocampisti al mondo perché capace di conciliare grinta, tecnica e vena realizzativa. Davvero pochi come lui, in questo momento, possono vantare un determinato rendimento. Non a caso sul Nazionale belga è vivo l’interesse di numerosi top club europei. Il Chelsea sarebbe anche disposto a tirar fuori circa 80 milioni, ma il Ninja dal valore inestimabile ha già detto “no grazie” perché la maglia della Roma è la sua seconda pelle. Ultimamente, con delle uscite esternate certamente in maniera poco ortodossa, è finito nell’occhio del ciclone: “Odio la Juve! Hanno sempre vinto per un rigore, una punizione. Io sono a Roma per vincere contro di loro e non me ne vado finché non ci riuscirò”. Questo in sintesi il suo pensiero, magari troppo spinto, ma assolutamente spontaneo. Come non amare un calciatore così sanguigno? Roma è pazza di lui, Spalletti si gode le sue gesta. Nainggolan, come Totti, De Rossi e Florenzi, è pronto a scrivere un’importante pagina di storia in maglia giallorossa.

Foto: Roma Twitter