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Non solo campanile: quando il derby della Mole fa rima con mercato

23.09.2017 | 00:05

Juventus-Torino, piatto forte della sesta giornata di campionato nonché di questo sabato sera. Il fascino del derby della Mole, festival di colori e sfottò, per la città è la squadra dei padroni contro quella del popolo. Ma anche tanto mercato a condire la storica rivalità. Tra trasferimenti diretti e calciatori che, sia pur non consecutivamente, hanno vestito entrambe le maglie, troviamo diverse decine di calciatori. Per quanto riguarda i casi principali rientranti nella prima categoria, il precedente più fresco riguarda Tomas Rincon, trasferitosi in estate dalla Juve al Toro in prestito con obbligo di riscatto. Ma quello de El General venezuelano è stato un cambio di sponda sostanzialmente irrilevante. Fecero parecchio discutere, invece, quelli di Federico Balzaretti, che nel 2005 dopo il fallimento – ormai ex capitano del Toro cresciuto nel settore giovanile – varca il Rubicone, anzi il Po, accettando la corte di Madama, e di Angelo Ogbonna, una vita in granata prima di sposare nel 2013 la Signora targata Antonio Conte. In quelle stessa estate, la Juve cede al Torino Ciro Immobile in comproprietà, l’attuale attaccante della Lazio diventa capocannoniere ed a fine stagione vola al Borussia Dortmund, cassa per entrambe dopo la risoluzione della compartecipazione. Come non pensare poi a Pasquale Bruno, indimenticato mastino difensivo attivo tra gli Anni 80 e 90: prima un triennio alla Juve, poi uno al Toro, ma in granata diviene un vero e proprio simbolo. Gianluca Pessotto, sempre organico nei quadri dirigenziali bianconeri, militava nel Torino alla sua prima stagione in Serie A (1994-95), per poi nella stagione successiva passare alla Juve con la quale vincerà tutto. A proposito di Anni 80 il cambio di maglia più clamoroso era stato quello di Aldo Serena, il bomber dell’asse MI-TO (vestì tutte e quattro le maglie di milanesi e torinesi, come Bobo Vieri), anche se alla Juve fu ceduto dall’Inter – proprietaria del cartellino – che l’anno prima lo aveva girato in prestito ai granata. Restando in tema di punte, menzione d’obbligo per Guglielmo Gabetto, il più grande attaccante torinese di sempre: la Juve a soli 25 anni lo reputò già appannato e il mitico presidente Novo fiutò l‘affare, portandolo al Filadelfia per 330mila lire: superfluo sottolineare che Gabetto divenne una delle leggende del Grande Torino.

Per ciò che concerne i casi meno eclatanti o i doppi ex generici, l’elenco è vastissimo: quelli attualmente in forza alle rispettive squadre sono Asamoah, Moretti, Molinaro e Iago Falque, poi largo ai vari Quagliarella, Nocerino, Amauri, il già citato Vieri, Marco Motta, Dino Baggio, Fusi, Daniele Fortunato, Manninger, Abbiati, Rubinho, Sorrentino, Caricola, Ferrario, Ivano Bonetti, Brighi, Corini, Pecchia, Nicola Amoruso, Sentimenti IV, Borel, Bodoira, Piola e Gigi Simoni.

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