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Napoli-Roma: il derby del Sud tra precedenti e curiosità. E quel tabù di Sarri al San Paolo…

03.03.2018 | 00:15

Un derby del Sud da “chi si ferma è perduto”, quello che andrà in scena stasera alle ore 20.45 allo stadio San Paolo. Il big match Napoli-Roma, terzo anticipo della ventisettesima giornata di Serie A, non è mai una gara come tutte le altre, figuriamoci ora che potrebbe rivelarsi assolutamente decisiva ai fini della lotta scudetto e per la corsa Champions. Al di là delle motivazioni di classifica, che non mancano di certo, il derby del Sole ha sempre rappresentato uno scontro affascinante: oggi la rivalità è acerrima, come documentato dai passati cori discriminatori che hanno portato alla squalifica di curve e distinti sud dell’Olimpico, ma un tempo non era così: per oltre un decennio, a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80, le due tifoserie diedero infatti vita ad un bellissimo gemellaggio, un’autentica festa di colori per far fronte comune contro il vento del nord che spirava lungo l’asse del Milano-Torino.

La magia si interruppe il 25 ottobre del 1987 nella Capitale, quando il famoso gesto dell’ombrello di Salvatore Bagni sancì lo strappo consumatosi prima del fischio d’inizio. L’ex mediano della nazionale, dopo il pareggio di Francini maturato in 9 contro 11, si rivolse in maniera irriguardosa alla Curva Sud, che a sua volta aveva oltraggiato i napoletani rifiutando lo scambio della bandiera nel pre-partita, dando luogo al contrario ad un lancio di oggetti nonostante il settore riservato ai supporters partenopei stesse ancora inneggiando alla Roma. Secondo le cronache del tempo, il reale casus belli fu costituito dall’acquisto di Bruno Giordano da parte della società di Ferlaino: l’ex bandiera della Lazio aveva giocato un ruolo importante nella conquista del primo scudetto dell’era Maradona e, nell’arco di due anni, il trasferimento alimentò il malumore degli ultras romanisti, a lungo covato e poi sfociato nel voltafaccia.

I precedenti tra Napoli e Roma sul terreno del San Paolo sono tanti, 71 le volte che le due formazioni si sono incontrate e il bilancio fino ad oggi è favorevole ai padroni di casa, che hanno avuto la meglio ben 32 volte. I giallorossi invece hanno espugnato il San Paolo in 18 occasioni. I pareggi sono stati 21. L’ultima vittoria della Roma risale all’ottobre 2016 quando i giallorossi guidati da Spalletti si imposero per 3-1 con una doppietta di Dzeko e un gol di Salah. L’ultimo successo degli azzurri risale invece alla stagione 2014/2015, con il 2-0 firmato da Higuain e Callejon. Ma da quando Sarri siede sulla panchina azzurra, non ha mai battuto la Roma al San Paolo. Un pareggio a reti bianche e una sconfitta dolorosa, questo il bilancio del tecnico partenopeo. Durante la prima stagione, i giallorossi di Garcia andarono a Napoli a cercare uno 0-0. Lo trovarono, dopo una partita piuttosto difensivista. L’anno scorso, come detto, Spalletti fu il primo a violare lo stadio napoletano sotto la gestione di Sarri. Era un Napoli in difficoltà, reduce dal ko di Bergamo e depresso per l’infortunio di Milik. Un incidente che avrebbe portato all’invenzione di Mertens centravanti, ma che allora sembrava insuperabile. Il Napoli e Sarri sono quindi chiamati a sfatare uno degli ultimi tabù rimasti, un’occasione ghiottissima per confermare ancora una volta la forza e il dominio in questo campionato da urlo.

Una curiosità: con ogni probabilità la formazione azzurra che scenderà in campo stasera vedrà pochissimi cambi rispetto all’ultimo pareggio con i giallorossi del 12 dicembre 2015. Sarri, infatti, dopo oltre 2 anni, dovrebbe schierare ben 9/11 di quella vecchia formazione, con l’eccezione di Mertens e Mario Rui che giocheranno rispettivamente al posto di Higuain, attualmente alla Juventus, e di Ghoulam infortunato. Appuntamento dunque al San Paolo alle ore 20.45, lo spettacolo è assicurato.

Foto: Twitter Napoli + Twitter Roma