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Moratti: “Pep? Ho Stramaccioni”

14.10.2012 | 22:18

Massimo Moratti, presidente dell’Inter, parla a Cinque minuti di recupero, programma di Rai Sport. Dopo tanti successi, che voglia c’è di continuare a vincere in casa Inter e cosa si sogna di vincere? “Tutto questo viene fatto per i tifosi, quello che hai raggiunto lo hai ottenuto con sacrifici e sofferenze, e parlo dei tifosi. Quindi sei sempre pronto a ricominciare per ottenere gli stessi obiettivi, il mio dovere è riprendere quella strada”. Il presidente sostiene fermamente il proposito di un’Inter giovane: “E’ importante avere questo tipo di obiettivo costruito grazie all’ottima organizzazione del settore giovanile che ha dato grandi risultati e giocatori molto buoni. Ciò ci mette in condizione di lavorare in quel senso e dover costruire cose buone di questo genere”.

Sulla scommessa Stramaccioni e il paragone con Mourinho: “L’ho fatto per la dedizione al lavoro, di solito si è distratti da altre cose come la popolarità e questa dedizione è meno facile averla. Se poi ottiene gli stessi risultati, va sicuramente bene…”. Caso Conte: secondo Moratti la giustizia sportiva va riformata? “Quando c’è una polemica qualcuno è colpito, o convinto di avere ragione, e poi si comincia a voler cambiare tutto… Io credo che la giustizia sportiva sia oberata di lavoro. Credo sia difficile giudicarla male, devono fare fronte a problemi molto seri e lo leggiamo ogni giorno”.

Si è parlato in questi giorni di un’ipotesi Pep Guardiola per il Milan, ma Moratti, del quale si diceva volesse l’ex tecnico del Barça,  sottolinea: “Io ne ho già uno bravo”. Si parla anche della nomina ad Ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite grazie al progetto di Inter Campus. Il calcio deve ritrovare certi valori? “Il calcio è un veicolo molto facile per poter portare gioia agli altri. Sì, credo che certi valori vadano ritrovati ma così come la società. Non devono essere gli stessi, ma non bisogna usare il sotterfugio, la bugia e vedere gli altri cattivi sentendosi buoni”.

Moratti viene poi interrogato su Javier Zanetti e sul rischio di un addio in stile Del Piero alla Juve: “Io non sono nella Juve, quindi non so le ragioni loro con Del Piero. Detto questo, Javier è un ragazzo fantastico, si è costruito un futuro scritto e voluto da lui, con un lavoro da dirigente, anche se prima deve smettere di giocare a calcio”. E’ imminente l’arrivo dei cinesi, ma c’è un altro Moratti nel futuro dell’Inter? “Se fosse il più presto possibile bene perché i giovani sono sempre i più bravi… Non so, l’evoluzione del calcio credo sia l’evoluzione di grandissime società. Io sono sempre stato convinto, sin dal giorno in cui ho rilevato la società, che il prossimo passo dell’Inter fosse legato a una grandissima società, una multinazionale o qualcosa del genere. Poi vediamo come vanno le cose”. Ma Moratti crede alla conquista dello scudetto? “Sì, devo crederci come ci devono credere i giocatori”. (Fcinternews.com)