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Mihajlovic: “Toro costruito per arrivare in alto. Iturbe non è Messi. E su Maxi Lopez…”

21.01.2017 | 12:40

“Se questa squadra ha un gap di personalità’dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Non e’ un’accusa ma un fatto”. Queste le parole del tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, alla vigilia della trasferta di campionato contro il Bologna. L’allenatore serbo non ha ancora digerito la rimonta subita lunedì sera contro il Milan: “Sono il primo a essere incazzato quando la squadra arretra davanti al Milan, ma non si può dimenticare che abbiamo fatto due gol nella prima mezz’ora – spiega in conferenza stampa l’allenatore dei granata- Abbiamo pregi e difetti ma il nostro obiettivo è restare in alto in classifica, fare più punti nel girone di ritorno rispetto all’andata, di divertire i tifosi e divertirci, e di rispettare la maglia. Purtroppo, chi ci sta davanti, a parte l’Atalanta, è più attrezzata di noi. Sarebbe strano fosse il contrario. A che punto siamo? Ancora al 50 per cento…”. Mihajlovic ricorda che a giugno quattro dei giocatori più importanti hanno lasciato la rosa, e cioè Maskimovic, Glik, Peres e Immobile: “E’ arrivato un nuovo allenatore, con un nuovo sistema di gioco, e quello che abbiamo fatto in questi sei mesi non e’ cosi’ scontato. C’e’ bisogno di maggiore equilibrio nei giudizi. Iturbe? Non e’ Messi o Ronaldo, ma dopo una partita e’ stato messo in croce. E’ due anni che non gioca, ha bisogno di essere recuperato, come e’ avvenuto per Zappacosta, Valdifiori e altri ancora”. Infine una battuta su Maxi Lopez, reo, secondo Mihajlovic, di non aver ancora raggiunto una linea ottimale: “La lavatrice c’è ancora”.

Foto: Twitter Torino