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Tra Maradona e Sarri è scoppiato l’amore. Storia di un idillio che era già scritto

18.01.2017 | 18:50

La colonna sonora dell’idillio che si sta consumando proprio in queste ore tra Diego Armando Maradona e Maurizio Sarri potrebbe essere una vecchia e  famosissima tarantella napoletana che fa “chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammoce ‘o passato, simmo ‘e Napule, paisá…”. Insomma, mettiamo da parte le cose dette, dimentichiamo il passato, siamo entrambi innamorati del Napoli. Già, il passato: era la prima metà di settembre del 2015, quando l’ex Pibe de Oro, interrogato sulla scelta di Sarri come nuovo allenatore del Napoli, affermava: “Io rispetto Sarri ma non è il tecnico giusto per un Napoli vincente. A Sarri gli hanno fatto un regalo di compleanno grandissimo. Io avrei tenuto Benitez”. Parole che fecero mormorare un’intera piazza, quella napoletana, già non del tutto convinta della scelta caduta su un tecnico all’epoca considerato poco esperto in campo internazionale e per di più da sempre molto attenta all’opinione dell’idolo più amato. Quella volta Sarri decise di non cadere nella provocazione, di non iniziare un pericoloso muro contro muro con il personaggio in assoluto più osannato e venerato dal popolo di cui da poco era diventato il nuovo Generale. “E’ stato un mio idolo, spero di fargli cambiare parere nei prossimi mesi” rispose molto pacatamente Sarri. Detto fatto, missione compiuta: dopo quelle prime dichiarazioni, le seguenti esternazioni di Maradona su Sarri sono state un’escalation di apprezzamenti, elogi, lodi, lusinghe. Un rapporto costruito a distanza, diventato sempre più complice anche grazie agli straordinari risultati ottenuti dal tecnico toscano sulla panchina azzurra. Ma non è tutto: conoscendo il carattere di Maradona, forse ciò che di Sarri lo attrae più di ogni altra cosa è la personalità, quella di un combattente senza peli sulla lingua, di un eroe borghese lontano dal mondo patinato dell’establishment calcistico. Oggi, dopo anni di esilio, Maradona ha fatto visita alla squadra nel centro sportivo di Castelvolturno e la prima persona che ha voluto abbracciare è stata proprio Maurizio Sarri. “Io rispetto molto Sarri che sta facendo un buonissimo lavoro. Volevo salutarlo da vicino e parlare un po’ con lui e dirgli che sarò a Madrid per tifare Napoli”, ha detto Maradona al termine dell’incontro. Il re che incorona un altro re, non un passaggio di testimone, ma una benedizione che da quelle parti vale davvero tanto.

Foto: Twitter Napoli