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Mandorlini: “Orgoglioso di essere in un grande club. Salvezza? Niente tabelle”

22.02.2017 | 15:24

Tempo di presentazione alla stampa per il nuovo tecnico del Genoa, Andrea Mandorlini: “Sono contento di essere nel club più antico d’Italia. Sono emozioni forti, grazie al Presidente. Come ho trovato la squadra? Quello che è stato conta relativamente, ora bisogna pensare alla prossima gara. Cosa mi ha chiesto il presidente? Di uscire in fretta da questa situazione. Il rifiuto di Nicolini? Sinceramente mi aspettavo anche questo. Con Enrico non siamo stati soltanto compagni di squadra. Siamo amici fraterni e proprio perché ci vogliamo bene da fratelli non gli avrei mai chiesto di seguirmi al Genoa. Per il resto sono qui da un giorno e mezzo. Ho parlato col direttore e col presidente. I valori della squadra sono importanti ma nel calcio le cose cambiano. Io so solo che sono contento, dobbiamo fare in fretta e in questo lasso di tempo dobbiamo mettere in piedi una squadra importante che mostri le caratteristiche che aveva. Già Osvaldo Bagnoli aveva fatto il percorso Verona-Genoa? Con Osvaldo siamo amici ed è un punto di riferimento per me. Ai tifosi dico che io darò tutto quello che ho, sono veramente orgoglioso di essere in un grande club come il Genoa. Il modulo? Io sono abituato a giocare in una certa maniera, ma non sono un integralista. Proveremo a fare qualcosa al di là dell’aspetto tattico. Quanti punti servono per la salvezza? Io sono concentrato sulla gara col Bologna, pensiamo ad una partita alla volta, niente tabella. I tifosi non sembrano contenti del mio arrivo? Io sono qua. Da professionista ho sempre dato tutto per difendere i colori che allenavo. Se ci sarà la possibilità di vedere insieme Pinilla e Simeone? Tutti i giocatori possono giocare insieme. Uno è un calciatore esperto, l’altro è un talento. La cosa più importante è parlarci. Se la squadra ha un problema di condizione? Ho parlato col preparatore ed è una persona preparatissima. Non credo sia un aspetto fisico, in questi momenti è importante la testa. Io un sergente di ferro? Molti parlano senza conoscere la persona. Non credo di essere così, forse sono esigente ma va bene comunque. Cosa vuol dire ‘paura’ nel calcio? Io ho esordito a 18 anni e non ho mai sentito questa parola. Sembrano frasi fatte: il rispetto sempre, non la paura. Se mi avvarrò dello staff del Genoa? Del Genoa assolutamente sì. Poi stiamo valutando altre situazioni. Se ho già visto la città? Mi piacerebbe vederla e magari innamorarmene, ma ora penso alla partita. Credo che sia difficile trovare piazze più belle di questa”.

Foto: Twitter Genoa