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L’Inchiesta: #2 Paco Alcacer

06.09.2012 | 17:57

Abbiamo inaugurato ieri una nuova rubrica di inchiesta sui giovani talenti emergenti nel panorama calcistico mondiale. Al termine di questo percorso che seguiremo giorno per giorno avremo una panoramica di 100 giovani calciatori più o meno pronti per il salto di qualità nel calcio che conta.

# NOME ANNO
     
1 Adryan 1994
2 Paco Alcacer 1993
3 Appelt-Pires 1993
4 Aveni 1994

Il numero 2 della nostra particolare lista è un giovane talento spagnolo che si è messo in luce nell’ultimo campionato Europeo under 19 in cui, con la sua Spagna, si è laureato campione d’Europa di categoria. Stiamo parlando di Francisco Alcácer García in arte Paco. Nato a Torrent, comune della Comunidad Valenzana il 30 Agosto del 1993, nasce e cresce calcisticamente nelle giovanili del Valencia in cui si mette in luce per le grandi qualità tecniche che riesce ad esprimere sul campo da gioco.

Il suo processo di maturazione è molto rapido, definisce il suo fisico e completa tutto il percorso delle giovanili nel Valencia mettendosi in luce per l’immenso senso del gol e l’incredibile rapacità in area di rigore. A soli 16 anni esordisce nel Valencia B (squadra militante nella 3a categoria spagnola) collezionando ben 60 presenze in due anni condite da 42 marcature. E’ un attaccante moderno, alto poco più di 1.72 cm, molto rapido nello stretto, disponibile al sacrificio ma soprattutto in grado di dare grande profondità alla manovra scattando sul filo del fuorigioco grazie ad un ottimo senso della posizione in campo.

Con le selezioni giovanili spagnole ha un rapporto di amore-odio. Nella Spagna under-16, infatti, non trova granché il feeling con la porta, tuttavia è con la Spagna under-17 che arriva l’exploit che non ci si aspetta. 15 gol (record europeo di categoria) fra qualificazione e fase finale degli Europei che portano le furie rosse alla finale poi persa contro i pari età inglesi. Il Valencia si convince a promuoverlo in prima squadra, la Roma apprezza le sue qualità realizzative in una amichevole estiva che, tuttavia, segna un passaggio fondamentale nella storia di questo ragazzo. Non è, infatti, il gol in amichevole a cambiare la vita di Francisco, bensì la prematura scomparsa del padre, colto da infarto proprio nella notte che fece seguito a quel gol.

Nonostante la grave perdita che in altri casi avrebbe fermato chiunque, figuriamoci un ragazzo appena diciassettenne, Paco non si abbatte e, portando il ricordo del padre stretto al petto, continua a lavorare sodo trovando l’esordio nella Liga con il Valencia nel gennaio 2012. Le presenze in campionato si fermano a tre, ma Paco sale agli onori della cronaca per l’Europeo under-19 disputatosi in Estonia nel mese di luglio. Paco ha davanti a sé il capocannoniere del torneo Jesé Rodriguez, ma, nonostante il predominio del suo compagno di squadra sono ancora i suoi gol a portare la spagna nella finale del torneo. Paco ha infatti sostituito lo squalificato Jesé contro i padroni di casa e ha trovato la rete, fornendo anche un assist, nella vittoriosa semifinale contro la Francia in cui realizza uno dei rigori che sono valsi alle furie rosse la vittoria finale.

E’ passato in prestito al Getafe nel corso di questa estate in cui ha già esordito nella partita contro il Deportivo la Coruna. Se il Getafe spera nei gol di Paco per trovare una tranquilla salvezza nel campionato spagnolo, il Valencia e la nazionale puntano forte su questo folletto innamorato del gol per il futuro. Con la forza in fondo al cuore di chi lo guarda da lassù…