Ultimo aggiornamento: venerdi' 19 aprile 2024 23:32

L’inchiesta: #17 Gianluca Caprari

26.09.2012 | 09:02

Stiamo per entrare in Zemanlandia. La nostra lista dei migliori 100 giovani talenti under ’93 ci porta con il #17 a bussare alla porta di uno dei più grandi maestri di calcio a livello di giovani talenti.

 

# NOME ANNO
     
16 Emre Can 1994
17 Gianlcua Caprari 1993
18 Josè Cevallos Enrique 1995

 

Il tecnico boemo Zdenek Zeman è sempre stato un allenatore che non ha paura di lanciare i propri giovani in prima squadra. E’ successo a Foggia in entrambe le sue avventure, è capitato anche nel suo primo periodo romano, in cui diede la fiducia necessaria a Francesco Totti per diventare il campione di oggi e si è confermato anche a Pescara, nella scorsa stagione.

Nel gennaio 2012, proveniente dalla Roma Primavera, Gianluca Caprari, nato a Roma il 30 luglio 1993, si è aggregato alla prima squadra del Pescara trovando non solo la stima e la fiducia del tecnico boemo, ma anche una costanza di rendimento incredibile nel 4-3-3 zemaniano. Grazie alla sua incredibile duttilità, infatti, Caprari è stato schierato sia da esterno di destra, nel tridente composto da Immobile ed Insigne, sia da interno di centrocampo a supporto delle punte. Con il Delfino ha collezionato 15 presenze e 3 gol meritandosi il riscatto da parte del Pescara per 1.2 milioni di Euro in comproprietà.

Inizia a giocare a pallone nelle formazioni locali romane. Prima nell’Oratorio Del Borgo Don Bosco, per due anni, poi nell’Atletico 2000, allenata dal padre, in cui gioca per quattro anni. Nel 2009 passa alla Roma primavera nonostante con il club giallorosso abbia già un precedente importante nell’annata precedente. Il 26 gennaio 2008, infatti, arriva il suo “esordio” in Serie A. Da raccattapalle all’Olimpico nella sfida contro il Palermo, è lui il ragazzo che, lestamente, posiziona il pallone sotto la bandierina del calcio d’angolo prima che i rosanero se ne accorgano e consentendo alla Roma di trovare un gol a sorpresa che portò alla vittoria dei capitolini.

La Roma ha uno dei settori giovanili più ricchi di talenti del calcio italiano e Caprari è una delle punte di diamante dell’intero movimento. Con gli Allievi Nazionali allenati da Andrea Stramaccioni, infatti, Caprari conquista il prestigioso Torneo Arco di Trento e si laurea campione d’Italia di categoria nel 2010, portando in bacheca il premio di miglior giocatore del torneo. Con il passaggio in Primavera alla corte di Alberto De Rossi, il risultato per Gianluca non cambia, anzi, se vogliamo, migliora ancora. Vince anche nella stagione 2010/11 il titolo di Campione dItalia battendo in finale il Varese di Devis Mangia.

L’annata del 2011 vale per lui una serie incredibile di esordi in prima squadra. L’8 marzo 2011 arriva il debutto con la Roma in Champions League, nella partita poi persa per 3-0 contro lo Shakhtar Donetsk; il 7 maggio conquista la sua prima “vera” apparizione in Serie A in cui debutta nella sfida contro il Milan che diede lo scudetto ai rossoneri e, infine, esordisce in Coppa Italia subentrando a Menez nella partita contro l’Inter futuro campione. Le prestazioni fornite con la Roma lo aiutano nell’esordio in nazionale. Under 19 ovviamente in cui si rende protagonista di 7 partite importanti che, tuttavia, non conducono l’Italia alla fase finale del campionato Europeo, fermandosi soltanto alla fase Elite.

Si può definire Caprari come un classico numero 7, uno di quei giocatori che in Italia sono molto rari. Le ali offensive vecchio stile non sono più in voga nel calcio italico, ma Gianluca si è dimostrato uno degli ultimi esponenti di livello in questo ruolo. Veloce nello stretto e bravo tecnicamente, Caprari è uno che salta l’uomo appena ne ha la possibilità creando la superiorità numerica fondamentale per sbloccare le difese avversarie. E’ dotato di un ottimo destro che usa spesso e volentieri per calciare in porta o per servire invitanti palloni a centro area. Alla spinta offensiva abbina un grande spirito di sacrificio. E’, infatti, uno dei primi che, in fase difensiva, ripiega sui suoi passi rincorrendo gli avversari fino alla propria area di rigore.

Il Pescara in Serie A non sembra, per ora, una squadra attrezzato per lottare per la salvezza fino alla fine, tuttavia i primi lampi dei Delfini sono arrivati, manco a dirlo proprio dai piedi di Gianluca Caprari. Con un occhio al suo mentore Zeman, già pronto, a fine stagione, a riportarlo alla casa basa giallorossa per consacrarlo definitivamente, nel calcio che conta.