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L’inchiesta: #15 Simone Calvano

24.09.2012 | 19:54

I vivai italiani, per necessità o per virtù, hanno alternato da sempre periodi di florido splendore e momenti di eccessiva aridità. Negli ultimi due anni, la mancanza di fondi da investire in campagne di acquisto faraoniche, ha costretto i club italiani a puntare fortemente se propri settori giovanili e con la nostra lista dei migliori 100 giovani talenti under ’93 torniamo ancora volta in territorio italiano.

 

# NOME ANNO
     
14 Agostinho Cà 1993
15 Simone Calvano 1993
16 Emre Can 1994

 

Il settore giovanile del Milan è forse quello che maggiormente rispecchia lo stereotipo descritto finora. A fasi alterne, infatti, la primavera rossonera ha prodotto nidiate di campioni già pronti e formati per un esordio in Serie A. È così che se Rivera e Lodetti rappresentano la generazione anni 60-70 e se Maldini e Baresi fanno da capogruppo per la generazione 80-90, al contrario dei precedenti l’annata 2000-2010, vede come massimi esponenti della produzione rossonera i soli Abate e Antonini.

Sfondare nel mondo del pallone nella provincia d’Italia più florida di selezioni locali non è un fattore così scontato. Simone Calvano, infatti, nasce a Milano l’11 luglio 1993. Se l’essere notati dalle grandi squadre non dovesse bastare come biglietto da visita, l’essere cresciuti da uno dei settori giovanili più floridi d’Italia, quello di Bergamo dell’Atalanta, diventa un chiaro segnale di predestinazione. Il Milan si fionda su di lui nel gennaio del 2010 e per ben 300 mila euro porta a casa l’intero cartellino del giovane centrocampista.

Nonostante il fisico possente (183 cm x 75 kg) Calvano non è propriamente un centrocampista di interdizione. Ha un passo importante ed una grande eleganza nei movimenti. Predilige il passaggio corto e il dialogo nello stretto, ma è il suo moto perpetuo a centrocampo che fa di Simone un centrocampista fondamentale per ogni tipologia di centrocampo. Ricorda molto, per restare in ambiente Milan, i primi mesi di Nocerino in rossonero. Da interno di sinistra in un centrocampo a tre può rendere al meglio poiché può associare alla possibilità di inserimento centrale la botta di destro rientrando verso il centro del campo.

Con la primavera di Stroppa prima e di Dolcetti poi Calvano colleziona 34 partite condite da 2 realizzazioni ma, nel gennaio del 2011 subisce un fastidioso infortunio che ne limita le apparizioni con la maglia rossonera. In nazionale ha seguito l’intera trafila delle selezioni giovanili. Dalla nazionale Under 16 alla selezione Under 20, Calvano si è sempre proposto come perno inamovibile del centrocampo azzurro.

In un particolare momento di ristrettezza economica, come quello che sta attraversando il Milan nelle ultime due stagioni, il reparto giovani dei rossoneri potrebbe essere una fucina importante per il rinnovamento del club milanese. Simone Calvano è uno dei talenti di maggior prospetto usciti nel corso dell’ultima sessione di mercato dalla primavera rossonera.

Dopo due stagioni passate nella primavera del Milan, infatti, il centrocampista si è accasato con la formula del prestito con diritto di riscatto della metà fra le mura amiche dell’Hellas Verona. Con i gialloblù non è ancora sceso in campo, ma Simone, lentamente, sta scalando le gerarchie di Mandorlini recuperando, di allenamento in allenamento la condizione atletica post infortunio ai legamenti della caviglia sinistra ma, soprattutto, la sua autostima e la fiducia nei propri mezzi. Per diventare portavoce della generazione 2010-2020 di un Milan che dovrà fare buon viso a cattivo gioco negli investimenti sui suoi futuri campioni.