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L’inchiesta: #11 Richmond Boakye

20.09.2012 | 15:29

Fra i migliori 100 giovani talenti under ’93 del calcio mondiale non ci sono solo giovani ragazzi che militano nelle formazioni primavera italiane o nei massimi campionati extra-italici, con il #11 della nostra lista, infatti, il nostro sguardo si poserà sulle prestazioni di uno dei candidati ad essere la rivelazione del campionato cadetto italiano.

 

# NOME ANNO
     
10 Miha Blazic 1993
11 Richmond Boakye 1993
12 Mauro Bollino 1994

 

Yiadom Richmond Boakye nasce ad Accra, in Ghana, il 28 Gennaio del 1993. A quasi 20 anni è giunto, sicuramente, alla stagione che lo dovrà consacrare nell’olimpo del calcio italiano. Boakye, infatti, l’Italia la conosce molto bene già da 4 anni, da quando, attraverso un torneo disputato a Vicenza dal suo DC United di Accra, gli osservatori del Genoa lo adocchiarono e decisero di tenerlo in Italia.

In realtà Boakye tira i primi calci ad un pallone nel Bechem United, sempre in Ghana, salvo poi fare il deciso salto di qualità molto giovane proprio nei DC United, squadra in cui militavano anche Amidu Salifu (passato dalla primavera della Fiorentina al Catania nel corso dell’ultima sessione di mercato) e Afriyie Acquah, passato da Palermo e acquistato dal Parma con la formula del prestito con diritto di riscatto per la metà).

Richie” è una prima punta dal fisico robusto e molto agile. Come tanti ragazzi di colore ha un’impressionante elasticità muscolare abbinata ad una buonissima tecnica di base. Ciò che colpisce del ghanese è il senso della posizione e il fatto che sia un attaccante che vede benissimo la porta. E’ molto eccentrico e, soprattutto nelle esultanze, si lascia andare in balletti caratteristici di pura euforia come la “cangaroo dance”. Molto reattivo, agile e tecnico e sa muoversi sia con che senza il pallone. Può giocare sia da prima che da seconda punta, ma, contrariamente a quanto il suo fisico possa far intendere (186 per soli 75 kg), è nel primo caso che dà il meglio di sè.

Nonostante la primavera genoana sia una fucina di talenti, infatti, Boakye si ritaglia fin da subito uno spazio importante nell’undici titolare con cui, nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010 conquista una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane e un Campionato Italiano di categoria. Tanta prolificità sotto porta con le selezioni giovanili lo mettono in luce agli occhi dell’allora allenatore del Grifone Giampiero Gasperini. Gasp lo coccola e lo lancia in Serie A nella gara casalinga contro il Livorno del marzo 2010 in cui, subentrando al 12′ del primo tempo al posto dell’infortunato David Suazo, bagna l’esordio con un bel gol d’attaccante d’area: stop di petto e girata di destro nello stretto.

Col Genoa raccoglie 7 presenze in Serie A e, nell’estate del 2011 viene ceduto in prestito “a farsi le ossa” in Serie B con la maglia del Sassuolo. Stretto nella morsa di Sansone, Troianiello, Marchi e Bruno non sempre trova spazio nell’11 titolare ma, nonostante tutto, conclude la stagione con 32 presenze e 10 gol. L’estate 2012 è molto controversa dal punto di vista del mercato poiché la clausola che avrebbe consentito al Sassuolo il diritto di riscatto per il giovane attaccante viene annullata dalla Juventus, che prima acquisisce la totalità del cartellino dal Genoa per 8 milioni (anticipando il Sassuolo) e poi cede il giocatore in comproprietà allo stesso Genoa per 4 milioni.

Per Boakye e, in realtà anche per il Sassuolo, poco cambia, poichè in maglia neroverde Richie torna a pochi giorni dalla fine del mercato in prestito dalla Juventus. “Faccio 15 gol e porto il Sassuolo in Serie A”ha dichiarato Boakye nel corso della mattinata” confermando ancora una volta una personalità degna di un vero leader. Se sarà degno della Juve sarà la Serie B ha dimostrarcelo con il Sassuolo che è chiamato a confermare il terzo posto in campionato della scorsa stagione.