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Jolly: Remo Freuler, il valore aggiunto orobico

03.05.2017 | 22:05

La valorizzazione del florido settore giovanile è da sempre la priorità assoluta, la forza consolidata e il principale motivo d’orgoglio, ma l’Atalanta ha pure dimostrato di setacciare con grande attenzione il mercato estero. Il caso De Roon, prelevato a condizioni convenienti in Eredivisie e ceduto con un’importante plusvalenza in Premier, rappresenta una delle recenti testimonianze.

Seguendo tale strategia gli osservatori orobici nel gennaio 2016 si sono aggiudicati Remo Freuler, interessante profilo militante nel massimo campionato svizzero. Dopo un fisiologico periodo d’ambientamento nella nuova realtà, l’ex Lucerna si è trasformato in un titolare aggiunto, in un jolly pronto in ogni evenienza, in quell’elemento al quale l’allenatore si affida ogni qual volta l’andamento della sfida o le caratteristiche dell’avversario di turno lo richiedono.

Nella parte finale della scorsa stagione ha iniziato a far intravedere le proprie qualità, confermate in pieno nell’attuale annata, con un’Atalanta capace di giocarsi fino alla fine un piazzamento diretto in Europa League. Il centrocampo, anche se privato di Gagliardini nel mercato invernale, rappresenta uno degli autentici punti di forza della formazione brillantemente guidata da Gasperini. Da dodicesimo titolare ad elemento sempre più indispensabile nel cuore del centrocampo. È questo l’ulteriore step nella carriera italiana di Remo Freuler, autore peraltro del pesante 2-2 in extremis contro la Juventus.

È risaputo come nel calcio moderno il centrocampista sia tra i ruoli maggiormente chiamati a ricoprire un’ampia gamma di mansioni, sia sotto il profilo tecnico che tattico. L’Atalanta ha avuto lungimiranza nel nativo di Ennenda, in quanto l’elvetico presenta le caratteristiche di base della tipica mezzala in un centrocampo a tre, mettendo in evidenza grande corsa a campo aperto, con buona capacità di aggredire gli spazi, senza mai far venire a meno la fase di copertura a protezione della retroguardia.

L’Atalanta di Gasperini gli affida spesso le chiavi della regia, del resto il classe ’92 può contare su una buona tecnica e un’interessante visione di gioco. Si trasforma pertanto in un aggiunto uomo assist, peraltro bravo a rendere imprevedibile la manovra con cambi di gioco a sfruttare l’intera ampiezza del campo e con intelligenti imbucate a premiare la profondità ricercata dall’attaccante. In pratica una mezzala moderna, un autentico tuttofare in mediana, il lavoro sporco sempre all’ordine del giorno nell’arco dei 90′, qualità in possesso palla e fiuto per il goal lo rendono ormai fondamentale nello scacchiere tattico ideato da Gasperini.

Remo Freuler ha offerto una prestazione di grande spessore contro la Juventus, agendo da diga nella zona nevralgica del campo e sfiorando il goal già nel corso della prima frazione. Nell’anticipo di venerdì l’attenzione di appassionati e mass media poteva essere rivolta ad altri protagonisti, magari più affermati, blasonati e talentuosi, ma al triplice fischio finale nessuno non poteva essere rimasto impressionato dalla consistenza di quel centrocampista svizzero che abbina qualità, visione di gioco e pericolosità negli inserimenti senza palla allo spirito battagliero e all’efficacia in fase di rottura.

La qualificazione diretta all’Europa League pare sempre più vicina, un obiettivo straordinario, impensabile ad inizio stagione quando addirittura Gasperini sembrava prossimo all’esonero dopo il k.o. interno con il Palermo. Da quel momento è nata l’Atalanta capace di incantare e far impazzire una piazza sempre vicina alla squadra. Un traguardo non più sinonimo di sogno, ma di obiettivo realisticamente raggiungibile anche grazie alla duttilità tattica, all’abnegazione e al valore aggiunto di veri e propri jolly del calibro di Remo Freuler.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net