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Jolly: Luca Pagliarulo, la vecchia guardia con il vizio del goal

12.04.2017 | 21:00

La storica promozione in serie A mancata nella finale play-off con il Pescara rischiava di rappresentare non soltanto un incredibile sogno svanito all’ultimo ostacolo, ma anche la fine di un ciclo e il potenziale rischio di un boomerang difficile da gestire.

Probabilmente la scorsa estate il Trapani avrebbe dovuto fare cassa con un superiore numero di pezzi pregiati e puntare su nuovi elementi in grado di disputare una stagione tranquilla a metà classifica, con i margini per potersi togliere nuove soddisfazioni. Con il senno di poi risulta però sempre facile commentare e valutare le strategie. Se si fosse scelta tale opzione in molti avrebbero storto il naso, considerandola un’eventuale politica di smantellamento e conseguente ridimensionamento, perdendo contatto con la realtà.

Serse Cosmi, il principale artefice di quella splendida cavalcata raggiungendo l’apice con l’organico a disposizione, ha dovuto fare i conti con una lunga serie di infortuni e le motivazioni in calo in alcuni elementi fino a quel momento rivelatisi autentici trascinatori. Dinanzi ad un’annata apparentemente maledetta la società ha reso noto l’esonero e si è affidata a Calori, in un momento nel quale la quasi totalità di tecnici e giocatori optavano per altre destinazioni. A gennaio la la società ha lavorato in maniera tanto oculata quanto lungimirante, puntando su profili giovani provenienti dalla Lega Pro, affamati, smaniosi di diventare protagonisti tra i cadetti.

Affinchè i nuovi arrivati potessero ridurre i tempi dell’ambientamento, oltre allo straordinario lavoro di mister Calori si è però rivelata decisiva la vecchia guardia, assolutamente intenzionata a fare tutto il possibile per non far finire l’amato Trapani dalle stelle alle stalle nel giro di un anno. Tra loro impossibile non citare Luca Pagliarulo, insostituibile punto di riferimento, guida del reparto arretrato e vero uomo spogliatoio. Ad inizio 2017 in ben pochi credevano ad una rimonta di tale portata dei siciliani, fanalini di coda con un distacco a doppia cifra dal treno salvezza.

L’esperto difensore non ha mai mollato un centimetro, ha dato anima e corpo per la causa comune, cercando di rendersi utile nel tentativo di ritrovare l’amalgama del pacchetto difensivo, rimasto orfano in estate di Scognamiglio, con il quale condivideva inoltre la grande vena realizzativa. Attaccamento alla maglia, spirito di sacrificio, il gruppo inteso come un’entità coesa, una priorità rispetto agli obiettivi individuali lo hanno reso imprescindibile per i compagni, un’autentica bussola in campo, un beniamino della tifoseria. Esperienza, senso della posizione, marcature vecchio stampo e goal pesanti nell’economia di una stagione che sta rivedendo la luce in fondo al tunnel dopo mesi tormentati.

Quando l’incredibile rimonta aveva appena preso corpo ecco che a Spezia il difensore aveva scritto il proprio nome tra i marcatori con un sigillo all’ultimo respiro, capace di far impazzire i tifosi al seguito e alimentare la speranza di una piazza appassionata. Aver invece gonfiato la rete contro il Perugia ha significato mettere subito in discesa una gara complicata contro un avversario ambizioso e arcigno. La serie B è un torneo infinito, i siciliani hanno finora compiuto un’impresa, destinata però a restare a metà se concentrazione, ritmo e fame non fossero mantenute a questi livelli fino al termine della stagione.

Senza punti di penalizzazione in arrivo, sulle ali dell’entusiasmo generato da un girone di ritorno da play-off e guidati in campo da veterani del calibro di Pagliarulo, il futuro a breve termine del Trapani targato Calori non può che essere sereno.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net