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Jolly: Jakub Jankto, l’emblema di una strategia

15.03.2017 | 21:50

In Italia è stata l’Udinese ad anticipare il futuro, impostando un’attività mondiale a livello di scouting da far invidia ai top club europei. Decenni e decenni in serie A, qualche stagione anomala in una lunga militanza ricca di piazzamenti europei, annate da incorniciare e un numero infinito di talenti sconosciuti venduti a peso d’oro come campioni del presente e del domani.

Non si può sempre estrarre senza sosta dal cilindro autentici colpacci, esistono fisiologici periodi di consolidamento della rosa in attesa dei volti del futuro. I friulani sono abituati a ragionare nel medio – lungo termine, i talenti non vengono bruciati, non si compie il passo più lungo della gamba. I profili stranieri vengono acquistati con largo anticipo, crescono all’interno dell’organico senza alcuna pressione, iniziano a prendere confidenza con la nuova realtà e le difficoltà del calcio italiano, fino a quando non scocca l’ora dell’ulteriore step, quello decisivo.

Quando vengono ritenuti pronti ecco il momento di giocarsi tutte le carte per un posto nell’11 di partenza, andando spesso e volentieri a sostituire qualche gioiello appena ceduto in sede di mercato. Jakub Jankto rappresenta l’ultimo esempio in ordine cronologico della strategia targata Udinese. Arriva in Italia nel 2014 a 18 anni, la formazione Primavera è il primo test per affacciarsi in una realtà differente da quella conosciuta nel florido settore giovanile dello Slavia Praga. Le buone impressioni suscitate nel vivaio friulano sono il trampolino di lancio per la prima esperienza tra i professionisti.

Ad Ascoli diventa un punto di riferimento imprescindibile, 5 reti pesantissime in chiave salvezza lo rendono uno degli elementi più interessanti dell’intero torneo, il classe ’96 ceco inizia ad attirare l’interesse di compagini blasonate dentro e fuori i confini nazionali, ma, come spesso accade, l’Udinese si è mossa prima e meglio della concorrenza. Inevitabile il rientro alla base al termine dell’annata in prestito. In serie A conferma tutte le qualità già messe in luce a partire dall’intera trafila nelle rappresentative nazionali, dall’Under 17 fino all’Under 21: buona tecnica di base, grande capacità di aggredire gli spazi, importante progressione, estrema duttilità tattica che gli consente di ricoprire efficacemente vari ruoli, come l’esterno offensivo, il centrocampista e la mezzala.

Non trova eccessive difficoltà a ritagliarsi uno spazio degno di nota nello scacchiere friulano, nel quale la sua freschezza atletica e il mix di tecnica – abnegazione lo rendono un elemento perfetto nel calcio moderno. Anche tra i grandi conferma l’interessante feeling con la marcatura, un valore aggiunto non da poco per un profilo completo, in grado di fornire sostanza in mediana e imprevedibilità sulle corsie esterne. Il goal realizzato a Pescara è l’ennesima testimonianza delle sue doti; senso della posizione, freddezza sotto porta, capacità di giocare a tutto campo senza dare punti di riferimento agli avversari.

Sulla carta un interessante talento, in pratica un giovane meritevole di attenzioni, nel presente un elemento sul quale fare senz’altro affidamento, in prospettiva un potenziale crack di mercato. Giustamente l’Udinese è una bottega cara, capace di monetizzare al meglio le cessioni, intuendo quasi sempre il momento giusto per lasciar partire i propri gioielli, alla massima espressione di rendimento, quando la valutazione di mercato raggiunge cifre irrinunciabili.

Nel caso specifico Jakub Jankto non ha ancora raggiunto quel livello, stiamo parlando di un giovane con ulteriori margini di miglioramento. La seconda parte di stagione e la prossima annata potrebbero costituire il tempo sufficiente affinchè il talento nato a Praga possa prepararsi per un trasferimento verso nidi ancora più prestigiosi. Fino a quel momento però siamo certi che l’Udinese raccoglierà con merito quanto seminato con la consueta lungimiranza e fiuto per gli affari, facendo affidamento sulla garanzia professionale e sulle motivazioni di un ragazzo con la testa sulle spalle, la giusta maturazione e le idee ben chiare.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net