Ultimo aggiornamento: martedi' 23 aprile 2024 12:20

IL DRAMMA DI MILITO

15.02.2013 | 10:11

Minuto numero sei di una partita che di certo non rimarrà nella storia del calcio, una gara come tante per un club blasonato come l’Inter e per un fenomeno mondiale del calibro di Diego Milito. Minuto numero sei che però resterà impresso nella memoria dell’ambiente nerazzurro a causa del gravissimo infortunio occorso al bomber argentino al ginocchio sinistro, un infortunio terribile che mette fine alla stagione dell’attaccante e rischia di chiudere in anticipo la carriera dello stesso. Ma ricostruiamo lo svolgimento dell’azione: Milito va in pressione su un difensore avversario che stava per rilanciare e durante la corsa il ginocchio compie un movimento innaturale che fa cadere a terra il centravanti. Milito si accorge subito della gravità dell’accaduto e richiama l’attenzione della panchina che inizialmente non si rende conto in pieno della serietà dell’incidente. Purtroppo però bastano pochi secondi e tutti capiscono che non è una semplice distorsione. Mani nei capelli per Antonio Cassano, disperazione per Andrea Stramaccioni e tutto lo stadio San Siro ammutolito. Milito viene portato in lacrime fuori dal terreno di gioco in barella tra gli applausi dei tifosi nerazzurri e anche se durante l’incontro le speranze che l’infortunio sia meno grave del previsto ci sono, il responso medico è glaciale.  Il calciatore argentino infatti ha riportato una lesione al legamento crociato anteriore e al collaterale del ginocchio sinistro con interessamento della capsula. Sarà immediata l’operazione e Milito dovrà restare ai box per almeno sei mesi. Nel dopo partita il successo finale per 2 a 0 con il Cluj passa in secondo piano e le dichiarazioni di tutti sono incentrate sul “Principe”. Il tecnico Andrea Stramaccioni fa gli auguri al suo giocatore. “Dobbiamo guardare avanti, ma è un momento bruttissimo per noi. Rivedere le immagini dell’infortunio fa male, noi dell’Inter vogliamo bene a Milito, che è un ragazzo straordinario e proveremo a stargli vicino”. Parole di affetto anche dai sui compagni e soprattutto dal suo collega Rodrigo Palacio. “Siamo dispiaciuti per Diego. Non ci voleva questo infortunio. E’ difficile sostituire uno come lui”.