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Gillet il paratutto

24.09.2012 | 10:08

 

Uno dei grandi protagonisti di questo inizio di stagione, ma non solo, è certamente il portiere del Torino Gillet. Anche nella partita di ieri contro la Sampdoria, ha salvato più volte il risultato e per poco non intercetta anche il rigore di Pozzi. Inoltre Gillet ha una caratteristica insolita per il ruolo del portiere, ha una tecnica di base invidiabile che gli permette di effettuare rilancia molto precisi, e forse per questo Ventura la trasportato dal suo Bari al suo Torino.

Jean François Gillet, nato a Liegi il 31 maggio del 1979, è strettamente legato all’Italia. Infatti gioca con continuità nel nostro paese dal 1999, anno in cui si è trasferito dallo Standard Liegi al Monza. All’epoca il portiere aveva 20 anni, ma al Monza si affermò subito come portiere titolare in Serie B, giocando 33 partite.

Dopo una sola stagione passa al Bari per 5 miliardi di lire. La sua prima stagione in massima serie, nonostante 20 presenze e grandi prestazioni tra i pali, è contrassegnata dall’accusa per doping. Dopo la partita Bari-Reggina del 21 gennaio, infatti, diventa il primo giocatore in Italia ad essere rinviato a giudizio per la positività al Nandrolone ed è costretto dal tribunale sportivo a una squalifica di quattro mesi. Il tribunale di Bari, in seguito, che in prima istanza aveva chiesto due mesi di reclusione e una multa pecuniaria, riconoscerà al portiere molte attenuanti, riducendo la pena a soli 4000 euro di sanzione.

Nei successivi dieci anni veste la maglia del Bari tra Serie A e Serie B, con l’eccezione di una piccola parentesi di 44 partite nella stagione 2003-2004 con la maglia del Treviso, a causa di alcuni dissapori con l’allora tecnico della formazione biancorossa Marco Tardelli. Il 13 marzo 2008 prolunga il suo contratto con i pugliesi fino al 2011. Nel 2007 giunge a Bari Antonio Conte, e Gillet, con le sue spiccate doti tecniche, si rivela il portiere ideale per lo schema dell’allenatore, che prevede l’inizio dell’azione proprio dall’estremo difensore. La squadra trionfa nel campionato, ritrovando la massima serie dopo sette anni di assenza. Nella stagione 2009-2010, si conferma ancora ad altissimi livelli, subendo soltanto sette reti nelle prime 12 giornate, contribuendo, con la coppia difensiva Ranocchia-Bonucci, a confermarsi la difesa meno battuta d’Europa.

Il 29 giugno 2011 passa al Bologna per 1,4 milioni di euro, ed anche qui viene scelto come portiere titolare. Finisce la stagione con 29 presenze e 32 gol subiti. Il 5 luglio 2012 passa al Torino ritrovando Giampiero Ventura, che, come detto, lo volle già a Bari. Anche a Torino conquista il posto da titolare ed esordisce il 26 agosto contro il Siena.