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GARY CAHILL, L’UOMO DAI GOL PESANTI

19.03.2017 | 10:45

Il gol di Cahill all’87’ di Stoke City-Chelsea potrebbe valere un pezzo di storia dell’attuale Premier League: la rete del difensore dei Blues permette infatti a Conte di volare in testa a + 13 in classifica sul Tottenham e di ritrovarsi, a due mesi dalla fine della Premier, con un piede e mezzo verso il titolo di campione d’Inghilterra. Il 2-1 in casa dei Potters, una delle tane più calde dell’intero campionato inglese, è un risultato importantissimo per la banda di Conte, ottenuto grazie a una prova paziente e di maturità. A sbloccare il match ci ha pensato Willian, con una punizione che beffa Grant al 13′ del primo tempo. Ma al 31′, dopo una spinta ingenua di Cahill su Walters in piena area di rigore, vale il momentaneo pari dal dischetto firmato dallo stesso attaccante irlandese. Il gol vittoria per il Chelsea arriva all’87’: Cahill si avventa su una corta respinta di Pieters, pallone all’incrocio dei pali e tifosi dei Blues in delirio. E proprio il difensore inglese, autore in negativo del fallo che ha portato alla rete avversaria, si è riscattato in pieno con un gol pesantissimo, che lancia Conte verso la conquista della Premier League.

Gary Cahill nasce a Sheffield, il 19 dicembre 1985. Inizia la sua carriera da professionista nel 2003, con l’Aston Villa. Nella stagione 2003-2004 viene aggregato stabilmente alla prima squadra, ma non verrà mai utilizzato dal tecnico David O’Leary. Nell’estate seguente passa in prestito al Burnley, in Championship, con l’obiettivo di giocare con continuità e acquisire l’esperienza necessaria per poter, un giorno, ambire a giocare in un club più prestigioso. Con la maglia dei Claretin colleziona 27 presenze e un gol, quello decisivo nel match vinto 1-0 contro lo Stoke City (segno del destino). Rete che è anche la sua prima marcatura in assoluto tra i professionisti. A fine anno, il giovane Gary torna alla base, dove ci resta fino al 2007. Con i Villans gioca 28 partite e realizza un gol, il 15 aprile 2006 nel derby vinto per 3-1 contro il Birmingham City, che vale la sua prima rete in Premier League. Nel 2007 un altro prestito, questa volta allo Sheffield United, con cui ha disputato 16 partite e segnato due gol. Le sue prestazioni non sfuggono all’occhio del Bolton, che il 30 gennaio 2008 acquista Cahill per una cifra vicina ai 6 milioni di euro. Il 2 febbraio seguente arriva l’esordio con la nuova maglia, nella partita vinta 2-0 contro il Reading. Per il primo con con i Wanderers bisogna aspettare il 2 ottobre, in occasione del match vinto 3-1 sul campo del West Ham. In totale, con la maglia del Bolton colleziona 147 presenze e ben 15 reti (alcune decisive) in tre stagioni e mezzo, che gli valgono anche la prima convocazione in Nazionale, nel 2010. Il 16 gennaio 2012, quando mancavano 6 mesi alla scadenza del suo contratto con il Bolton, arriva la grande occasione: il Chelsea crede nelle potenzialità di Cahill e lo acquista per circa 7 milioni di sterline. Esordisce con la maglia dei Blues nel match di Premier League del 5 febbraio contro il Manchester United e segna il primo gol in campionato con il club londinese nella partita giocata in casa contro il Manchester City, persa 2-1. Il 19 maggio 2012 viene schierato titolare nella finale di Champions League contro il Bayern Monaco a causa della squalifica del compagno John Terry. Finale che i Blues si aggiudicheranno per 5 reti contro le 4 dei bavaresi dopo i calci di rigore. L’anno seguente, la bacheca di Cahill si arricchisce di un altro trofeo: l’Europa League, vinta contro il Benfica.

Difensore arcigno, abile nel gioco aereo e quasi insuperabile nei contrasti, Gary Cahill nel corso degli anni è diventato un perno inamovibile della difesa del Chelsea. Un giocatore affidabile sia quando si tratta di difendere, suo compito naturale, sia quando si proietta nelle aree avversarie. Come testimoniano i 39 gol realizzati in carriera su 444 presenze complessive. Numeri importanti, che bastano per descrivere le qualità di uno dei difensori più forti dell’intero campionato inglese. La stagione in corso si era aperta con numerose voci di mercato riguardanti proprio il futuro di Cahill, indicato dalla stampa britannica come possibile partente. Ma Antonio Conte ha puntato forte su di lui, schierandolo finora in ben 33 circostanze. E il difensore classe ’85 ha ripagato la fiducia del manager italiano con prestazioni di altissimo livello, condite anche da 6 gol, alcuni dei quali pesantissimi. Proprio come quello messo a segno ieri, che è valso i tre punti contro lo Stoke City. Punti che archiviano, forse definitivamente, il titolo di campione d’Inghilterra in favore del Chelsea. “Vincere è tutto ciò che conta in questa fase”, ha dichiarato il difensore dei Blues a fine partita. Vincere è tutto ciò che conta, un motto che ha risuonato costantemente durante l’intera carriera di Gary Cahill.

Foto: Twitter Chelsea