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Florenzi segreto: quattro anni fa stava per smettere

03.09.2012 | 18:23

Alessandro Florenzi è una rivelazione per chi non lo conosce. Ventuno anni, una rete a San Siro sulla pelle dell’Inter. E una prestazione degna di un consumato protagonista della serie A. Ma chi lo ha visto giocare l’anno scorso in B, a Crotone, si è reso conto dell’enorme potenziale di un ragazzo che nasce come esterno di centrocampo ma che in Calabria è stato straordinario ad adattarsi e a spingere come facevano i terzini destri di una volta, “Un professionista esemplare”‘, racconta ancora oggi il direttore sportivo Ursino. “Arrivava all’allenamento un paio di ore prima con il suo amico Pettinari. E andava via dopo degli altri”. Undici gol e il ritorno alla Roma. Con un piccolo intoppo: il club giallorosso aveva concesso il diritto di riscatto della metà (forse un’imprudenza), ma gli ottimi rapporti con il Crotone hanno consentito di trovare un rapido accordo. Florenzi ha un contratto fino al 2014 al minimo federale, ma entro metà ottobre verrà messo a posto. Fino a un mese fa lo avevano cercato tutte le squadre di serie A, ma proprio tutte, tranne Juve, Inter, Milan e Lazio. Incedibile per la Roma. Il suo agente Alessandro Lucci se lo coccola: “Lo scoprii che aveva quindici anni: entrò in corsa in un derby Allievi Roma-Lazio al posto di Daniele Conti, omonimo dell’attuale centrocampista del Cagliari. Dopo dieci minuti ai miei collaboratori dissi “prendiamolo subito”. In così poco tempo aveva fatto vedere un doppio sombrero a centrocampo e due lanci da quaranta metri”. I suoi punti di forza: elevatissima intelligenza calcistica, incredibile velocità di pensiero. La tecnica fa il resto, ecco perché la serie A è il suo habitat naturale: più il livello si alza, meglio è. Originario di Acilia, ha vissuto il più brutto momento quattro anni fa: infiammazione al ginocchio, un osso fuori posto che spingeva e che gli procurava dolori lancinanti. Fu operato dal professor Mariani, se non se ne fossero accorti in tempo la carriera avrebbe potuto avere uno stop definitivo. E sarebbe stato un peccato enorme: avanti con scheggia Florenzi, più veloce della luce. Zeman lo farà volare…