Ultimo aggiornamento: martedi' 23 aprile 2024 00:30

Ferrara:”Sul campo sarà vera battaglia”

17.11.2012 | 14:27

Derby della Lanterna. Si è da poco conclusa la conferenza stampa di Ciro Ferrara che forse sa, anche se non lo ammette, che è una partita da dentro o fuori. Ma il tecnico napoletano ci crede, parla di battaglia sul campo ed è pronto a tirar fuori l’elmetto. Queste le sue parole riportarte sul sito ufficiale della società: 

Sulla carta la Sampdoria partirebbe sfavorita. Concorda?
«Dal punto di vista tecnico-tattico il derby è una gara che ha contenuti diversi rispetto al solito per la carica, la tensione e la motivazione che c’è tra i giocatori. Detto questo noi siamo qui per giocarcela. Forse è meglio che i favori dei pronostici non siano dalla nostra parte perché molto spesso in campo questi vengono sovvertiti. Le previsioni, le percentuali hanno poco senso prima dei derby: una stracittadina non potrà mai avere il valore di altre partite, spesso ha una storia a sé, di sicuro non pronosticabile».

Veniamo al dunque: Eder come sta?
«Eder ha un fastidio muscolare, oggi ha lavorato a parte. Domani mattina lo valuteremo, cercheremo di recuperarlo: se starà bene giocherà».
 

Si prospetta il debutto di Icardi dal primo minuto?
«Icardi gioca sicuro. Ho parlato con il ragazzo, ha le qualità e credo che possa mettere in difficoltà gli avversari, reggendo il peso dell’esordio in un momento e in una partita tanto delicati».

La poca esperienza potrebbe rivelarsi un fattore negativo, anche nell’immaginarsi cosa potrebbe accadere dopo in caso di risultato negativo?
«In squadra ne abbiamo pochi che hanno disputato il derby e proprio per questo ho chiesto al capitano di trasmettere quello che significa disputare gare simili. Per il resto io e la mia squadra andiamo a giocarci un derby carichi, concentrati e determinati, pensando di vincere e non pensando oltre».

In settimana ha parlato anche con i tifosi. Avrete una spinta speciale domani sera.
«La spinta c’è sempre e c’è sempre stata, anche nelle difficoltà. Ho parlato con alcuni tifosi con toni assolutamente pacati. Quando la discussione è così, per cercare di capire il motivo, per cercare di cambiare questo trend, da parte mia massima disponibilità. Sinceramente, per i comportamenti dei nostri sostenitori con me e con i ragazzi, non solo al campo ma anche in città, possiamo considerarci fortunati».

Come si affronta questo Genoa?
«Abbiamo lavorato a diverse situazioni tattiche, per l’avversario e per i problemi fisici che abbiamo in squadra. Le fasce sono un loro punto di forza senza dimenticare che l’attacco è composto da grandi giocatori. Immobile lo conosco bene, lo ha avuto in Under 21 e prima ancora perché da responsabile del Settore Giovanile l’ho portato alla Juve: forse ho fatto un errore e lo dovevo lasciare a Sorrento…».

Tornando a voi, occorre invertire una tendenza anche sul piano del gioco?
«Sì, nelle ultime due partite abbiamo perso qualche certezza. Anche il gioco evidentemente ha risentito dei risultati negativi. Prime le partite erano sempre state giocate. In tempi non sospetti mettevo in guardia i ragazzi su come affrontare la prima batosta. Volavamo sull’entusiasmo, poi purtroppo, al primo intoppo, la reazione non è stata quella che ci aspettavamo. Gli infortuni, le squalifiche, alcune scelte sbagliate ci sono state e hanno fatto il resto. Ora, al di là dei singoli, mi aspetto di ritrovare compattezza, che la squadra torni ad essere quadrata e che la linea difensiva torni a dare prova di solidità».

Come vive personalmente questo momento di criticità?
«Intendo onorare questo compito perché ho la convinzione di avere attorno persone serie, professionisti esemplari che vanno aiutati nelle difficoltà. Devo cercare di trasmettere positività, questo è il mio obiettivo. Ho ragazzi che stanno dando tutto e questo, per quanto possibile, mi rende sereno».

Una vittoria nel derby potrebbe cambiare la stagione?
«Una stagione forse no, ma una vittoria potrebbe ridare morale, una spinta che potrebbe giovarci anche per il prosieguo del campionato. La penso così ma domani sera cercheremo di non pensare troppo oltre