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FEGHOULI, IL MAGO ALGERINO IN CERCA DI RISCATTO CON LA ROMA NEL DESTINO

08.01.2017 | 09:34

La Roma potrebbe a breve aggiungere un’altra freccia al suo arco, una di quelle veloci, precise e in grado di far male in un istante. Il direttore sportivo dei giallorossi, Frederic Massara, è partito alla volta di Londra con l’obiettivo di ritornare in Italia portando in dote a Spalletti Sofiane Feghouli. Il classe 1989, nato in Francia ma di nazionalità algerina, è l’esterno offensivo individuato dalla dirigenza giallorossa per sostituire il talento mai sbocciato di Iturbe (passato al Torino) e per evitare che l’assenza forzata di Salah, (che giocherà la Coppa d’Africa), possa svilire pesantemente le trame offensive del secondo attacco più prolifico della Serie A.
In origine fu “le nouveau Zidane”. Feghouli è cresciuto nelle giovanili del Grenoble; con il club francese ha esordito nel calcio professionistico a soli 17 anni nell’aprile 2007, dopo essersi permesso il lusso di rifiutare un’offerta del Paris Saint-Germain. Certo, il Psg dell’epoca non era il ricco e potente club che è oggi, ma pur sempre una squadra prestigiosa di Ligue 1. Il Grenoble, invece, la Ligue 1 la sognava e anche grazie al talento del giovanissimo Feghouli, due anni dopo la conquistò. Due stagioni, dal 2007 al 2009, in cui il giovane esterno riuscì a mettere in mostra tutto il suo naturale talento: dribbling, velocità e fantasia. Il 2009 si concluse con la promozione del Grenoble in Ligue 1 e da quelle parti Feghouli diventò per tutti il “nuovo Zidane”. Ma l’iperbolico paragone, come spesso accade in questi casi, non gli portò fortuna: nell’anno in cui avrebbe dovuto consacrarsi nella massima serie francese, l’ala algerina venne messa fuori gioco da un infortunio. Nell’ottobre 2009 venne operato al menisco destro e la sua avventura con il Grenoble terminò lì.
Favola finita e nuova avventura al Valencia. L’estate successiva il giovane Feghouli passò al Valencia: al sole della città spagnola l’algerino trascorre 6 stagioni (con un piccola parentesi di sei mesi all’Almeria). Ed è proprio in Spagna che il suo talento si afferma anche a livello internazionale: 202 presenze e 31 reti realizzate, più un’infinità di assist con la maglia dei Murciélagos (i pipistrelli). L’idillio fra Ferghouli e il Valencia si interrompe bruscamente sul finire della scorsa stagione: in principio fu la distanza fra le parti in merito alla proposta di rinnovo; alla fine si capì che il calciatore voleva cambiare aria.  I rapporti si incrinarono e la polveriera esplose ad aprile: dopo essere rientrato con un giorno di ritardo da un permesso, venne lasciato in panchina dal tecnico Paco Ayestran per la gara con il Siviglia. A fine partita Feghouli si rifiutò di sostenere l’allenamento ‘punitivo’ sul terreno di gioco del Mestalla. A quel punto il club lo mise fuori rosa. E’ tempo di cambiar aria nuovamente.
Il West Ham beffa l’Inter. La scorsa estate è la nuova Inter guidata dalla ricca Suning ad essere molto vicina a Feghouli; alla fine, però, a spuntarla è il West Ham, che fa firmare all’algerino un contratto triennale. Come per Simone Zaza, però, la parentesi con gli Hammers non si è rivelata fino a questo memento degna dei fuochi d’artificio del passato. Bilic l’ha impiegato con il contagocce: solo 9 presenze in Premier League, senza mai giocare 90 minuti. La ciliegina sulla torta, si fa per dire, lunedì scorso con il Manchester United: l’algerino scende in campo nell’undici titolare, ma si fa espellere dopo 15 minuti per un brutto fallo ai danni di Jones. E non è tutto, perché lo scarso impiego con la maglia del West Ham gli costa anche l’esclusione dalla nazionale algerina per la Coppa d’Africa: un vero smacco per lui che è uno dei giocatori più rappresentativi del suo Paese.
Tempo di riscatto. Feghouli non sarà il nuovo Zidane, ma non è nemmeno il calciatore spento e abulico visto in questo scorcio di stagione con la maglia del West Ham. Le sue qualità restano importanti: bravo come pochi nel dribblare gli avversari, l’algerino è un calciatore tatticamente duttile (può giocare sia come ala destra che come trequartista centrale), sa fare gol e regalare assist ai compagni. Insomma tutto quanto serve per non far rimpiangere troppo l’assenza di Salah. C’è poi un dato particolare, che rientra nel campo delle curiosità, ma che in questo caso qualcosa potrebbe significare: le strada di Feghouli e della Roma si sono incrociate una sola volta, era l’agosto del 2015 e al Mestalla si affrontarono in amichevole il Valencia e la formazione giallorossa. L’algerino realizzò il gol della bandiera per i padroni di casa. Il fatto curioso è che quella fu la gara d’esordio in giallorosso di Mohamed Salah, proprio il giocatore che Feghouli potrebbe sostituire alla Roma. Magari qualcosa vorrà dire.

Fonte foto: Feghouli-itv.com_.jpg