Ultimo aggiornamento: martedi' 23 aprile 2024 20:26

DUE GOL E UNA NOTTE DA SOGNO: BEN YEDDER, L’EROE DI MANCHESTER SCRIVE LA STORIA DEL SIVIGLIA

14.03.2018 | 10:25

Ben Yedder Manchester United Siviglia

Ci sono notti e momenti che resteranno per sempre impressi nella mente e nella memoria di appassionati e tifosi, notti come quella vissuta dal Siviglia ieri all’Old Trafford di Manchester. La squadra allenata da Vincenzo Montella, dopo lo 0-0 dell’andata, sbanca la casa dei Red Devils per 2-1 e vola spedita, con gran merito, ai quarti di finale di Champions League. Una vittoria che va al di là di ogni più rosea previsione e che mette in risalto un nome in particolare: Wissam Ben Yedder. Il duttile ed eclettico attaccante, come spesso è accaduto durante questa stagione, era comodamente seduto in panchina fino al 72′, Montella lo chiama e lo spedisce in campo al posto dell’ex Samp e Udinese Luis Fernando Muriel: mossa azzeccata, a dir poco vincente che regala al tecnico italiano e ai suoi una gioia inenarrabile. A Ben Yedder sono bastati appena 6 minuti per infilare per ben due volte David De Gea: prima un destro secco e a filo d’erba che si imbuca nell’angolino, poi un colpo di testa ravvicinato che, complice la poca reattività dell’estremo difensore spagnolo, termina in rete. Il Siviglia spiega le ali e vola sognando a occhi aperti, nemmeno il centro personale arrivato nel finale di Romelu Lukaku rovina la festa, gli andalusi avanzano a gonfie vele. Un vero e proprio scacco matto di Montella al collega e amico José Mourinho. “Sono contento che sia stato Ben Yedder l’attaccante decisivo perché nelle ultime settimane ha sofferto per le mie scelte. La squadra ha fatto una partita eccezionale, come all’andata, sono contento per questa serata speciale. È un risultato prestigioso, Ben Yedder si è fatto trovare pronto e ha regalato a sé stesso e ai tifosi del Siviglia una notte speciale”, sono queste le parole dell’ex Aeroplanino. Parole pure, sincere e ricche di significato che elogiano l’impatto devastante avuto sull’incontro da parte della punta di origine tunisina.

Ben Yedder Manchester United Siviglia Foto The Irish Times

Sicuramente questa notte Ben Yedder non sarà riuscito a dormire o, qualora l’abbia fatto, avrà vissuto nuovamente i magici istanti che gli hanno regalato la soddisfazione più grande della propria carriera. Portare per la prima volta ai quarti di finale di Champions League il Siviglia equivale a un’autentica impresa. Un premio, dunque, a un percorso calcistico iniziato da molto lontano e finora privo di simili gioie. L’eroe di Manchester, come verrà d’ora in poi identificato, nasce a Sarcelles, un piccolo comune di 60.018 abitanti collocato nel dipartimento della Val-d’Oise nella regione dell’Ile-de-France. Il suo sconfinato sentimento per il calcio inizia a manifestarsi immediatamente e per non perdere tempo inizia giocando per alcuni anni a calcio a 5 dove sviluppa un’ottima e invidiabile abilità nel dribbling. Poi passa al calcio 11 a livello locale e si fa tesserare dall’UJA Alfortville approdando quarta divisione Championnat de France Amateur. Le 9 reti messe a segno nelle 23 presenze mettono in grande evidenza il suo straordinario talento. Tutto sembra scritto e, nel 2010, dopo soltanto una stagione Ben Yedder viene notato e successivamente tesserato dal Tolosa. L’allora 20enne viene subito inserito nella formazione B del club transalpino dimostrando carattere, personalità e voglia di arrivare. In poco tempo convince a pieni voti la dirigenza dei Téfécé, il ragazzo è pronto a spiccare il volo. Così, dopo aver collezionato 14 gol in 23 gare disputate, il Tolosa decide di promuoverlo in prima squadra. Da quel momento in poi avviene la vera e propria esplosione, Ben Yedder diventa incontenibile e in Ligue semina costantemente il panico tra le maglie degli avversari. Fino al 2016 totalizza 63 marcature personali in 156 gettoni, numeri e score che non possono passare inosservati. Infatti, numerosi top club europei iniziano a chiedere informazioni sul suo conto, ma ad affondare il colpo con convinzione è il Siviglia di Monchi. L’attuale direttore sportivo della Roma, dopo alcune attente valutazioni, decide di alzare l’offerta a 9 milioni e di sbaragliare la concorrenza. Ben Yedder accetta senza esitare e firma un contratto quinquennale. Il suo primo centro con la maglia del club andaluso arriva nel match vinto per 6-4 contro l’Espanyol, ma da quel momento in poi la punta si carica il peso dell’attacco sulle spalle e spesso risolve partite complicate subentrando dalla panchina. Proprio come accaduto ieri sera all’Old Trafford, con una doppietta che resterà nella storia del Siviglia. Un momento di gloria indelebile da raccontare e ricordare. Vincenzo Montella, bravo a inserirlo al momento giusto, si gode il momento e guarda al futuro con positività eliminando definitivamente le scorie dell’esonero incassato sulla panchina del Milan. Il franco-tunisino, intanto, non si accontenta e presto sarà pronto a colpire ancora. Ben Yedder, l’eroe di Manchester.

Ben Yedder e Montella abbraccio post Manchester Foto pasionsevilla

Foto: ABC