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Disastro Chapecoense: Martinuccio e l’ex Verona Winck non erano a bordo. Le loro parole

29.11.2016 | 16:35

Una mancata convocazione ha salvato loro la vita. Alejandro Martinuccio e Claudio Winck non erano a bordo dell’aereo che trasportava la squadra brasiliana del Chapecoense a Medellin, dove avrebbe dovuto affrontare l’Atletico Nacional nella finale d’andata della Copa Sudamericana.

Il primo, 28enne attaccante argentino – con passaporto italiano – cresciuto nelle giovanili del River Plate, e con trascorsi significativi tra le file di Villarreal, Fluminense e Cruzeiro, ha parlato così a Radio La Red: “Sono qui in sede, sono vivo perché ero infortunato e non sono partito con la squadra. Provo un dolore immenso per i miei compagni, l’unica cosa che posso dire è di pregare per loro”.

Winck, meteora del Verona per i primi cinque mesi della scorsa stagione (a gennaio il club scaligero lo restituì all’Internacional di Porto Alegre, che poi lo girò al Chapecoense) non era stato invece convocato dal tecnico Caio Junior, morto nel disastro, per scelta tecnica. Questo il messaggio pubblicato via Instagram dall’esterno classe 1994: “Tutti raccolti qui in preghiera. Che Dio benedica tutti”.

Foto: Instagram Winck