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De Rossi: “Conte un animale da campo. Abbiamo la difesa più forte del mondo”

20.06.2016 | 16:07

Anche Daniele De Rossi ha parlato oggi in conferenza stampa a Montpellier: “Irlanda? Non è una partita inutile, arriveremmo comunque primi, ma è una gara di spessore. Noi butteremo un occhio a quelle dell’altro girone, giochi o no, non lo sappiamo. Importante chiudere a nove punti. Anche per chi non ha giocato spesso finora. Noi siamo calciatori, anche un po’ egoisti, speriamo che chi non ha giocato finora possa essere protagonista nelle prossime gare. Le nostre qualità? Bisogna avere un equilibrio nel giudicare, non abbiamo quell’individualità che ruba l’occhio come Hazard o Ibrahimovic, abbiamo altre caratteristiche che tante altre squadre non hanno. Grossa compattezza, un grande gruppo sia emotivo che nei ricambi. Molti hanno delle stelle poi il balzo tra quello e la sua riserva è molto alto. C’è equilibrio tra chi gioca e chi subentra. Inizialmente è stata una cosa non troppo negativa che le luci non fossero puntate su di noi. Conte? Quando parlavo delle nostre qualità mi sarei spostato su di lui, perché significa equilibrio e organizzazione, cosa che poi in campo pesa più di un giocatore pronto nell’uno contro uno, a fare rovesciate oppure gol. È un vantaggio rispetto alle nazionali. Non sentiamo nostalgia anzi, è abbastanza presente come figura. Non ci interessa di ciò che sarà il suo futuro, lo sappiamo ancor prima dell’inizio di questa avventura. Non è un tecnico che poteva rimanere molti anni in Nazionale, è un animale da campo, sarei stato sorpreso del contrario. Io sono un giocatore forte ma le stelle sono altre, anche il palmares parla per una stella. I gol di Messi, visti in tutto il mondo, se lo sono anche meritati. Quando lo facciamo io oppure Eder se ne parla, ma gli altri è giusto che abbiano un credito diverso. Difesa? Credo sia il reparto migliore del mondo, insieme a Buffon. Il più omogeneo, i giocatori più complementari che possiamo trovare nel panorama calcistico mondiale, presi uno a uno sono eccezionali, sono contagiati da una mentalità trascinante per noi giocatori, anche per chi ce l’ha già di suo. C’è poco da dire, faccio il mio ruolo da mediano per le mie caratteristiche. Non sono né Pirlo né Iniesta anche se mi marcano a uomo novanta minuti, forse mi hanno scambiato per qualcun altro. So di avere doti tattiche difensive, cerco di far arrivare meno palloni possibili a una difesa che saprebbe sbrigarsela da sola. Il lavoro è poi di squadra, ma dovendo isolare i reparti loro sono fenomenali”.

 

Foto: Nazionale on Twitter