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Cavani: “Non mi vedo lontano da Napoli”

21.09.2012 | 15:35

intervenuto In diretta dalle frequenze di Radio Marte, Cavani ha parlato a tutto tondo del momento del Napoli e del  suo futuro.  Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “Siamo partiti bene. La squadra è in salute. Speriamo di continuare così“.

Dove hai visto la partita?: E’ difficile restare fuori. Sento la partita come se stessi giocando. Mi piacerebbe farlo sempre. Rispetto le decisioni del mister. Ho goduto ad ogni sussulto

Cento presenze in azzurro: Non lo sapevo. E’ una bella sorpresa. Giocare la 100esima partita è una soddisfazione. Ci tengo tanto alla maglia e alla città

Dall’Elfsoborg ad oggi: “Ho provato a crescere, per la squadra più che per me. Quello che vedo oggi è un Cavani diverso. I miei compagni e la società mi fanno sentire importante. E’ una bella responsabilità

Bomber di razza: La fiducia del mister è stata tutto. Forse è questo che mi ha permesso di crescere così tanto

Prolungamento del contratto: Le cose, come dice De Laurentiis, si fanno in due. Sin dal primo momento, ho accettato le sue decisioni. Quest’estate sono finito nell’occhio del ciclone. Nel calcio non si sa mai fino all’ultimo momento. Mi aspettavo che tutto andasse a finire così. Non mi sono mai visto lontano da Napoli. Voglio continuare a vincere in questa squadra. Col Danubio ho già conquistato uno Scudetto. Qui sarebbe diverso

Rabbia di Pechino: “Non ho dimenticato la rabbia che provai. Sono momenti difficili da superare. Ormai è andata così. Ci si può fare poco”

Su Vargas e Insigne: “La sua tripletta è stata importantissima. Ci teneva tanto. Se lo merita. Questo gli darà la spinta giusta per fare bene. Questo è quanto un attaccante deve fare. Lorenzo non è da meno. Speriamo di vederli crescere ancora di più”

Lavezzi o Pandev: “Non mi mettete in difficoltà: sceglierei di giocare con entrambi. Il mister cerca sempre di trovare i meccanismi più adatti a seconda della partita che andiamo ad affrontare. Non sono cambiate tante cose. Il sistema è sempre quello” 

Contro il Catania: “Ci tengo tanto a vincere più che a segnare. Serve farlo per il salto di qualità definitivo”

La partita più bella e quella più brutta: “Sicuramente la finale di Coppa Italia. Contro la Juventus siamo riusciti a spuntarla alla grande. Della più brutta non parlo: ormai son cose passate”

Il gol più bello: “Quello col Cesena. Segnai con un solo tocco. Quella più difficile credo sia stata la rete al Lecce. Non era programmata. Sentivo di doverlo fare e l’ho fatto”

Record di gol in maglia azzurra: “Cercherò di lasciare il segno nella memoria di questa cittàNapoli non dimentica. Ecco perchè ho scelto di volermi impegnare proprio qui. Perchè no, proverò a superare anche lui (Diego Maradona, ndr.)”

La capacità di difendere: Oggi si parla tanto d’attaccante moderno. Bisognerebbe sempre tornare a dare una mano in difesa. Mi piace perchè amo giocare a calcio”

La canzone napoletana preferita: “Napoli è di Guido Lembo. L’ascolto sempre prima delle partite. L’ho ascoltata prima della finale di Coppa Italia“.

E durante il riscaldamento allo stadio …: “In quei momenti penso solo alla gara che comincerà. Non c’è spazio per altro”

Sul dialetto: “E’ un’altra lingua. Ormai capisco quasi tutto. Ho imparato tante parolacce che non dico. Nei miei confronti non ne ho mai sentita nessuna”.