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Caro dottor Squinzi, non tratti Berardi come un bambolotto

04.10.2016 | 00:34

Il Sassuolo è una grande realtà del calcio italiano, su questo non ci sono dubbi. Abbiamo apprezzato e condiviso molte cose, comprese le operazioni dell’ultima sessione di mercato. Ma le ultime parole del caro dottor Squinzi su Domenico Berardi ci hanno fatto sorridere, come se l’enfant prodige del calcio italiano fosse un bambolotto piuttosto che un ragazzo 22enne grande e vaccinato. In sostanza Squinzi ha voluto ribadire come Berardi mai andrà all’Inter, tra l’altro in aperta e preoccupante contraddizione con il suo amministratore delegato Carnevali che qualche giorno prima aveva sostenuto l’esatto contrario. Ora, il Sassuolo è libero di comportarsi e muoversi come meglio ritiene, ma Squinzi sa benissimo che la volontà del calciatore, in qualsiasi situazione, ha il sopravvento su qualsiasi altra cosa. Soprattutto: trattarlo con la fermezza di un padre-padrone che decide al suo posto non è il massimo, l’ultima parola resta sempre di chi decide quale scelta fare. Un’altra cosa: non siamo in periodo di mercato e una dichiarazione del genere crea confusione, oltre a evidenziare una scarsa sintonia tra chi – all’interno dello stesso club – dovrebbe parlare la stessa lingua.

Foto: zimbio