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CORSA, GARRA E PROPENSIONE OFFENSIVA: BUSTOS, “EL TRACTOR” DELL’INDEPENDIENTE

24.03.2018 | 10:30

Nell’amichevole disputata ieri all’Etihad Stadium di Manchester tra Argentina e Italia, uno dei giocatori che si è messo maggiormente in evidenza è senza dubbio Fabricio Bustos, tra i volti nuovi della gestione Sampaoli. Il laterale destro classe 1996 è alla sua seconda convocazione nella Nazionale maggiore (era stato convocato per le sfide decisive di qualificazione ai mondiali con Perù e Venezuela), ma la sua chiamata anche per le amichevoli contro Italia e Spagna, non sorprende più di tanto gli addetti ai lavori, considerato l’incredibile rendimento di Bustos in stagione con la maglia dell’Independiente, con la quale ha vinto l’ultima Copa Sudamericana. E la scelta di Sampaoli di lanciare dal primo minuto il giovane 21enne, al debutto assoluto con l’Albiceleste, ha pagato eccome: Bustos è stato tra i migliori in campo, riuscendo ad arginare senza troppi patemi un certo Insigne e  rendendosi pericoloso anche in fase offensiva. Dopo sole 39 presenze in prima squadra, il talento dell’Independiente si è conquistato per la prima volta la maglia da titolare dell’Argentina, ora nel cassetto c’è il sogno di entrare a far parte della spedizione per il Mondiale in terra russa.

Nato a Ucacha, piccolo centro distante 200 kilometri da Cordoba, Fabricio Bustos ha mosso i primi passi nel Club Football Jorge Newbery, prima di passare all’Independiente, nel 2008. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile e nella squadra B, per Bustos arrivano le prime chiamate nella squadra maggiore, con la quale ha esordito il 5 dicembre 2016, nella partita vinta per 1-0 contro il River Plate, disputando l’intero match da titolare. Un anno più tardi vince la Coppa Sudamericana, battendo dopo il doppio confronto di finale il Flamengo. La sua carriera è in continua ascesa, nonostante un grave infortunio (la rottura del legamento crociato nel 2013) che gli ha impedito di partecipare al Sudamericano Sub-17 e al Mondiale Under 20 con l’Argentina. Con il passare del tempo Bustos si sta prendendo tutte le rivincite del caso, incluso l’esordio con l’Albiceleste nell’amichevole contro l’Italia, nella quale il classe ’96 si è messo in luce con una grande prestazione di sostanza. Già il soprannome affibbiatogli in patria, El Tractor, e la posizione dovrebbero far sorgere dolci ricordi calcistici, soprattutto ai tifosi dell’Inter, ma anche a quelli dell’Argentina. Bustos è un terzino “tascabile”, un metro e settanta circa di aggressività e garra. Contrasti duri, in classico stile argentino, abnegazione completa e tante sovrapposizioni offensive. Velocissimo ed in grado di recuperare quando viene colto fuori posizione, è stato spesso paragonato a Bellerin, terzino dell’Arsenal, per le sue accelerazioni devastanti, che lo rendono uno dei giovani terzini argentini più richiesti. Velocità, spiccata propensione offensiva condita da ottimi cross e ottima capacità di lettura delle fasi di gioco: sono queste le doti migliori del talento in rampa di lancio. Non a caso, sulle tracce di Bustos, ci sono già diversi top club europei: dal Bayern Monaco all’Everton, passando per qualche società italiana che ha già mandato osservatori per visionare da vicino le sue prestazioni. La dirigenza del Diablo Rojo, dal canto suo, è intenzionata a migliorare il contratto di Bustos, che scade nel 2022, facendogli firmare una clausola rescissoria di 20 milioni di dollari, ma di questo si parlerà al ritorno del calciatore dalla mini-tournée europea della Selecciòn. Intanto El Tractor continua a brillare, con il mirino puntato al prossimo Mondiale.

 

Foto: Twitter personale Bustos