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Astori: “Juve? In campo senza paura, Higuain è spietato. Su Chiesa, Simeone e il rinnovo…”

07.02.2018 | 10:46

Davide Astori, capitano e difensore della Fiorentina, ha parlato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport soffermandosi in particolar modo sulla prossima sfida con la Juventus, in programma venerdì: “Non dobbiamo aver paura di affrontare la Juve. Se loro sentono che siamo ‘preoccupati’, addio. Siamo morti. Certo, per conquistare un risultato positivo dovremo giocare la partita perfetta. Si può fare. E Gonzalo Higuain è il pericolo numero uno. Il Pipita è spietato. Se gli lasci anche solo trenta centimetri di spazio ti giustizia. I suoi tiri sono delle sentenze. Mandzukic? All’andata fu il croato a rompere gli equilibri con la sua fisicità. Douglas Costa? Dribbling e velocità. Dovremo essere bravi a raddoppiare sui loro terminali offensivi. Khedira mi piace e Pjanic è uno tra i più abili al mondo nel calciare le punizioni. La Juve è una macchina da vittorie. Un consiglio a Chiesa? Non farsi condizionare da quelli che lo vorrebbero come il salvatore della Patria viola. Un messaggio sbagliato. Una responsabilità troppo grande. Tanto più per un ragazzo dotato di grande sensibilità. Federico deve essere solo se stesso. Simeone? Finirà il campionato con 10-12 gol e diversi assist. Per un centravanti della sua età sono buoni numeri. Il problema è che nel Genoa giocava in maniera diversa. Europa League? Niente obiettivi. Per evitare delusioni. Se riuscissimo ad arrivare settimi sarebbe come vincere lo Scudetto. Questo è un anno di costruzione. I Della Valle? È stato importante. Molto importante. A Bologna, ho parlato da solo con Andrea, gli ho ribadito quello che penso da tempo e cioè che la presenza della proprietà non è un optional, è indispensabile. I miei compagni hanno bisogno di averli al loro fianco e questo senza nulla togliere al presidente operativo Cognigni, a Corvino e a Freitas che sono sempre presenti. Ma la famiglia Della Valle ha un altro impatto sullo spogliatoio. Il rinnovo? L’idea è di continuare questo percorso, la Fiorentina di oggi è scesa di livello rispetto al passato. Ma la società ci ha spiegato che questo passo indietro era necessario per ripartire. Fare il capitano di questa Fiorentina è stimolante”.

Foto: zimbio