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Andreazzoli sorpresa dell’Empoli. Fedelissimo di Spalletti, uomo Roma e quella giocata di Taddei…

17.12.2017 | 19:30

Aurelio Andreazzoli nuovo allenatore dell’Empoli. Un nome a sorpresa, che vi abbiamo anticipato alle 18.47. Dopo l’esonero di Vincenzo Vivarini, la scelta del club toscano è dunque ricaduta sullo storico collaboratore di Luciano Spalletti, da sempre rimasto in grandi rapporti con quell’Empoli che lo lanciò nel grande calcio. Nato a Massa, il 5 novembre del 1953, Andreazzoli, dopo le prime esperienze minori tra gli anni 80 e 90 in panchina, con qualche incompiuta, nel 2003 entra nello staff di don Luciano a Udine. Lo segue a Roma, sempre da collaboratore tecnico, per tutta la durata del suo primo atto, conclusosi nel settembre del 2009. Proprio a lui si deve il famoso gesto tecnico, ribattezzato aurelio, del quale si rese autore Taddei nel 2006 in Champions League: “E’ un colpo che ho ribattezzato Aurelio perché lui mi ha incoraggiato a provarlo anche in partita”, disse il brasiliano. Nel febbraio del 2011, dopo l’avvicendamento tra Claudio Ranieri e Vincenzo Montella, la Roma lo richiama: Aurelio resta organico allo staff anche con Luis Enrique e Zdenek Zeman, al quale subentra da allenatore in prima il 2 febbraio del 2013, chiudendo il campionato al sesto posto ma perdendo la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Ormai uomo Roma a tutti gli effetti, resta sulle rive giallorosse del Tevere anche con Garcia, a maggior ragione con il ritorno di Spalletti, che avrebbe anche seguito all’Inter per sua stessa ammissione: “Farò il tifo per Luciano, avrei continuato con lui ma in realtà non c’è mai stata questa possibilità, ne hanno essenzialmente parlato i giornali, io non ci ho mai sperato”. Adesso la ghiotta opportunità Empoli, con l’esperienza giusta per guidare una compagine ambiziosa di B.