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ALEJANDRO BERENGUER, DRIBBLING E FANTASIA PER LANCIARE IL TORO

18.07.2017 | 09:30

Il Napoli aspetta, il Torino chiude e si aggiudica Alejandro Berenguer. Evidentemente per il club di Aurelio De Laurentiis lo spagnolo non rappresentava una priorità, ma i granata non hanno perso tempo e hanno piazzato un vero e proprio colpo. Un regalo tutto per il tecnico Sinisa Mihajlovic che già immagina l’esterno nei suoi schemi offensivi. Urbano Cairo ha voglia di riaccendere l’entusiasmo nella piazza e di tornare a lottare per un posto in Europa, non a caso il direttore sportivo Gianluca Petrachi si muove con grande tempestività sul mercato e si assicura un talento di assoluta prospettiva. Berenguer nasce a Pamplona il 4 luglio del 1995, cresce giocando a calcio per le strade del proprio quartiere e si innamora prestissimo di questo sport. Nel 2013, all’età di 18 anni, viene notato da alcuni osservatori dell’Osasuna che, colpiti dalle sue grandi doti tecniche, decidono di aggregarlo all’interno del proprio vivaio. Il ragazzo dimostra qualità palla al piede, velocità di esecuzione e scaltrezza. Per ben due anni resta nel settore giovanile plasmando le sue immense capacità, Berenguer si mette in evidenza e fa notare a tutti di avere una marcia in più. Così, il 10 settembre 2014, debutta in prima squadra nella gara di Copa del Rey contro l’Alavés. Successivamente non trova molto spazio, ma Berenguer non demorde e sa che prima o poi il suo talento avrà la meglio. Infatti, il 10 gennaio 2015 fa il proprio esordio in Segunda División durante la sfida terminata 1-1 contro il Recreativo Huelva. La giovane promessa entra, crea scompiglio nella difesa avversaria e dà il suo apporto per ottenere il pareggio. A quel punto Berenguer è pronto a stupire, la strada per lui è completamente in discesa.

L’anno seguente, da assoluto protagonista, contribuisce alla promozione in massima serie del club basco. Il bottino personale è degno di nota: Berenguer, in 38 presenze, pone la propria firma nel tabellino per ben 3 volte e allo stesso tempo sforna una notevole quantità di assist per i compagni di squadra. Il 22 settembre del 2016, finalmente, calca per la prima volta il palcoscenico della Liga disputando, dal primo minuto e da titolare, la gara interna contro l’Espanyol terminata 2-1 in favore dei catalani. Il talento di Berenguer è ormai noto a tutti, gli addetti ai lavori seguono attentamente le sue gesta e appuntano continuamente il suo nome sui taccuini. L’Osasuna, club della sua città, gli concede l’opportunità di crescere, di migliorare costantemente e di mettersi in mostra. Nell’ultima stagione, Alejandro Berenguer, brilla sfoggiando i suoi ubriacanti dribbling e mettendo in crisi i marcatori di turno. Il talento classe 1995 gode di una grande tecnica individuale e di una invidiabile fantasia. Nonostante l’amaro verdetto del campo che ha decretato la retrocessione e quindi il ritorno in Segunda Divisione del sodalizio basco, l’annata 2016-2017 di Berenguer è da tenere in gran considerazione: 31 apparizioni, 2 gol e 7 assist. Sono questi i numeri con cui lo spagnolo ha stregato numerosi club d’Europa. Dati alla mano, possiamo constatare come l’ala offensiva di Pamplona sia cresciuta esponenzialmente in questi anni. Una crescita che ha attirato le attenzioni del Napoli, ma soprattutto del Torino e del ds Petrachi che hanno deciso, con convinzione, di sbaragliare la concorrenza. Il Toro versa nelle casse dell’Osasuna 5,5 milioni di euro più 1 milione di bonus variabili in base ai risultati di squadra (con una clausola per altri 1,5 milioni in caso di cessione all’Athletic Bilbao). Il club spagnolo aveva chiesto inizialmente 6,5 milioni, ma la volontà del calciatore, che ha deciso di rinunciare al 15% dell’ingaggio, ha permesso che il discorso si sbloccasse. “Ho soltanto parole di ringraziamento per l’Osasuna. Qui è dove ho coronato il mio sogno di diventare calciatore. Voglio ringraziare anche tutti i tifosi per l’affetto dimostrato. Qui sarà sempre casa mia. Sono molto felice di essere qui e di vestire la maglia granata. Per me è un orgoglio poter giocare per un club così prestigioso e con tanta storia come il Torino. Lavorerò per trovare il mio spazio”, sono state queste le dichiarazioni dello spagnolo dopo il suo trasferimento in maglia granata. Un colpo di mercato, dunque, che attesta le grandi ambizioni del Toro, sognando il ritorno in Europa League e un ruolo da protagonista nel nostro campionato. Per Brenguer alle porte c’è una nuova avventura, tutta da vivere, in Italia e in Serie A alla corte di Mihajlovic.

Foto: Diario de Navarra