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FORZA FISICA, CENTIMETRI E KILLER INSTINCT: SANDRO WAGNER, IL NUOVO PANZER TEDESCO

09.10.2017 | 10:45

La Germania è una vera macchina da guerra e stacca il pass per i prossimi Mondiali in Russia vincendo comodamente il Gruppo C. I numeri della Nazionale tedesca sono spaventosi: 10 partite giocate, 10 vinte e ben 43 gol segnati. Nel successo di ieri per 5-1 contro il malcapitato Azerbaigian, ha timbrato nuovamente il tabellino il nuovo trascinatore della Mannschaft, ovvero Sandro Wagner. Per l’attaccante dell’Hoffnheim si tratta del quinto gol in altrettante presenze ufficiali con la propria Selezione, un record che in pochi hanno soltanto sfiorato. Wagner si è dimostrato sempre all’altezza, a piccoli passi si è ritagliato il proprio posto alla corte del commissario tecnico Joachim Loew e, insieme alla sua Germania, si è garantito sul campo l’accesso al Mondiale russo. La storia di Wagner inizia da molto lontano: nasce a Monaco di Baviera il 29 novembre del 1987, il suo amore per questo sport è immediato e già nel 1995 entra a far parte del settore giovanile del Bayern Monaco. Con il club bavarese compie l’intera trafila fino ad arrivare in prima squadra, l’esordio avviene il 21 luglio 2007 in una sfida di DFL Ligapokal vinta per 4-1 sul campo del Werder Brema, subentrando a Franck Ribery all’81’. In quella stessa stagione scenderà in campo altre tre volte, senza poter lasciare mai il segno, ma conquista ugualmente la Bundesliga e la Coppa di Germania. Consapevole di non poter competere con i colleghi di reparto presenti in organico, nell’estate del 2008, decide di cercare una nuova avventura e accetta l’offerta del Duisburg. Con Le Zebre trova il giusto spazio, si guadagna il posto e in due annate colleziona 36 presenze condite da 12 marcature personali. Score che attira le attenzioni di numerosi club tedeschi, in particolar modo del Werder Brema che mette sul piatto 2 milioni di euro e si aggiudica il forte centravanti dotato di un invidiabile killer instinct.

Una volta approdato al Werder, sigla un contratto quadriennale, inizia tra le fila della Squadra B e con delle ottime prestazioni convince lo staff tecnico a promuoverlo in prima squadra. Dal 2010 al 2012 Wagner si rende protagonista sfoggiando tutte le proprie qualità: forza fisica, centimetri e cinismo sotto porta. Tuttavia, l’attaccante riscontra piccoli problemi di ambientamento e si trasferisce in prestito al Kaiserslautern. Rientrato alla base, il Werder decide di cederlo a titolo definitivo all’Hertha Berlino. Nel club della Capitale tedesca fatica a ritagliarsi il posto in squadra, ma quando calca il rettangolo verde impressiona per dedizione, impegno e grinta contribuendo attivamente al ritorno in massima serie. Fino al 2015 totalizza 7 sigilli in 71 apparizioni, a quel punto Wagner intende cambiare aria e sposa il progetto del Darmstadt, club neo-promosso in Bundesliga. Il centravanti classe ’88 non avrebbe potuto compiere miglior scelta: con i Gigli, infatti, il suo rendimento tocca l’apice e la sua media gol è degna di nota. In una sola annata va a segno ben 14 volte, le sue gesta non passano inosservate e l’Hoffenheim si fa avanti per acquistarlo. Wagner, laureatosi anche Campione d’Europa con l’Under 21 tedesca nel 2009, intraprende questa nuova esperienza che, in poco tempo, gli vale la chiamata in Nazionale. Il suo rendimento con il nuovo club gli consente di convincere a pieni voti il commissario tecnico Joachim Loew che, dopo averlo svezzato nell’ultima vittoriosa edizione della Confederations Cup, lo lancia spesso e volentieri in campo durante le gare valide per le qualificazioni Mondiali. Il bavarese risponde con 5 centri nelle ultime 5 gare disputate ed ora è pronto a volare in Russia per regalarsi nuove emozioni e, magari, la tanto ambita Coppa del Mondo. Sandro Wagner, il nuovo panzer della Germania schiacciasassi.

Foto: Twitter @mbfussball_en